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22 feb – Continua la Mostra al Museo Istriano di Trieste

L’esposizione iconografica, che è stata inaugurata il 10 febbraio a Trieste presso gli spazi espositivi al piano terra del Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata, ha visto nei primi dieci giorni un’affluenza di oltre 1.500 visitatori.

La mostra affronta, attraverso immagini d’epoca riprodotte in grandi dimensioni, i terribili momenti che sconvolsero il confine orientale dall’ultimo periodo della guerra – che conobbe, dopo l’8 settembre 1943, i primi tragici infoibamenti – sino all’occupazione jugoslava di Trieste e Gorizia nel 1945 e al massiccio esodo dall’Istria – a seguito del Trattato di Pace del 1947 – delle popolazioni istriane, fiumane e dalmate fatta eccezione per quel lembo di territorio (mai costituito) che fu il Territorio Libero di Trieste sotto il Governo Militare Alleato.

Si ripercorrono i tristi passaggi delle lunghe colonne di profughi dirette all’imbarco sul Toscana nel freddo febbraio del 1947, fino ad arrivare alle lotte di piazza per Trieste italiana del novembre 1953 e, finalmente, al ritorno della città all’Italia nel 1954 che, d’altra parte, sancì “di fatto” la perdita della Zona B del TLT e che fu, quindi, contrassegnato da una nuova ondata di esodo – dopo il Memorandum di Londra del 1954 – della popolazione proveniente da quelle cittadine come Capodistria, Isola e Pirano che ancora speravano di ritornare all’Italia.

L’esposizione si conclude con l’immagine festosa di Trieste che abbraccia il tricolore con l’arrivo dei bersaglieri, ma ha come contraltare altri profughi che arrivano per lo più a Trieste per entrare nella triste dimensione della lunga vita nelle baracche dei campi profughi.

L’esposizione, allestita presso gli spazi espositivi al piano terra del Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata di via Torino 8, resta aperta fino al 13 marzo 2011 e osserva un orario di apertura dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30, la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e conta sulla collaborazione di numerosi volontari che ne consentono l’apertura.

Per il pomeriggio di giovedì 24 febbraio è previsto l’accesso guidato a tutto il Museo. Alle ore 16.00 ci sarà una visita guidata (gratuita) alla mostra con il curatore Piero Delbello, che accompagnerà i visitatori anche alle esposizioni provvisorie del secondo piano. A seguire, alle 16.45, il dott. Roberto Starec illustrerà la sezione espositiva etnografica dedicata agli strumenti tradizionali dell’agricoltura allestita al terzo piano del Museo.

(fonte IRCI)

 

 

 

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