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20mar-12.07 – Incontro a Trieste su Scuola e confine orientale

Si svolgerà  martedì 22 marzo 2011, alle ore 17, presso la Nuova Libreria “Italo Svevo” di Galleria Fenice, Trieste l’incontro, organizzato dal CDM, sul tema “La storia degli Istriani, Fiumani e Dalmati entra nelle scuole”. Si tratta di Riflessioni a conclusione del Seminario del MIUR su “Scuola e confine orientale” svoltosi al Ministero della Pubblica Istruzione a Roma a fine febbraio 2011. Contemporaneamente verrà presentato il volume 133/2010 della Collana di Studi e Documenti degli Annali della Pubblica Istruzione su “Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola”, trimestrale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Intervengono: Roberto Spazzali, Mariaelena Depetroni, Stelio Spadaro. Partecipano: Renzo Codarin, Lorenzo Rovis, Renzo de’Vidovich .

Due i momenti dell’incontro: il primo dedicato al seminario del MIUR svoltosi a febbraio nella Sala della Comunicazione del Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca Scientifica, con la partecipazione di storici e alla presenza degli operatori della scuola. Il secondo, la presentazione degli atti del seminario svoltosi nel 2010, raccolti e pubblicati in volume dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il titolo “Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola.

IL DIBATTITO – Gli appuntamenti promossi dal MIUR in questi due anni successivi, fanno seguito all’iniziativa del Gruppo di lavoro costituitosi nel 2009 e del quale fanno parte le rappresentanze delle associazioni degli Esuli giuliani e dalmati e i dirigenti del Dicastero. Tra i relatori dell’edizione 2011, Egidio Ivetic, Roberto Spazzali, Giuseppe de Vergottini e Stelio Spadaro. Per  la prima volta si è trattato di un’iniziativa concepita ed attuata non come fatto episodico, legato ad una ricorrenza ma come progetto che intende entrare nella realtà delle scuole, in una dimensione normale.
Il tutto per far capire e conoscere le vicende dell’Adriatico orientale superando l’arida cronologia per collocare questi avvenimenti in un quadro storico che li rendano comprensibili al mondo della scuola. E’ indubbio che i fatti del confine orientale si inseriscano nei grandi processi di formazione degli Stati nazionali. Se si vuole capire il fenomeno foibe ma soprattutto l’Esodo bisogna ampliare l’orizzonte geografico e prendere in considerazione un territorio ben più ampio che va dalla Dalmazia al Goriziano. Solo un’impostazione del genere può dar conto ai giovani del senso della lunga durata di questo conflitto.
Spesso si dimentica anche la genesi ed il contributo delle forze politiche riformiste presenti in queste terre, espressione di una terra plurale, fortemente ma non omogeneamente intrecciate. Senza lo studio di questi aspetti si veicolerebbe l’immagine di una società povera ed estremizzata, così non è. Vista da Roma la realtà giuliana-adriatica può sembrare periferica, ma vista dall’Europa si avvertono i collegamenti continui con le forze più vive nel corso della storia. E ne sono un segno il fermento che porta allo sviluppo della psicanalisi in quest’area di contatto ed intreccio tra mondo italiano e tedesco. Italo Svevo ne è una naturale espressione. Come non possiamo ignorare il ruolo del Partito Popolare in Istria, quello della social-democrazia austriaca a Trieste o la grande elaborazione dell’autonomismo a Fiume.
Fondamentale capire che la vicenda dell’Adriatico orientale non è da commiserare o  esaurire con delle cerimonie formali ma è una realtà che è stata in grado di distinguere tra etnia e cittadinanza, che molto spesso non coincidono, tra Stato ed etnia di cui ancora oggi le minoranze sono l’espressione più evidente.

IL VOLUME – Raccoglie in circa 250 pagine il resoconto del dibattito svoltosi a Roma il 23 febbraio del 2010 nel corso del I Seminario sul tema della scuola. Gli argomenti erano stati selezionati da un apposito Gruppo di Lavoro ed il fine ultimo era proprio sensibilizzare insegnanti e studenti sulla situazione degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. Il volume si divide in due sezioni. La prima fornisce l’inquadramento storico delle vicende del confine orientale, a partire dal Trattato di Campoformido per giungere alle vicende del secondo dopoguerra. La seconda parte, dopo aver esaminato alcune esperienze provenienti dalle scuole, raccoglie una serie di articoli dedicati alla didattica del “Giorno del Ricordo”.

da www.arcipelagoadriatico.it

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