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17 ott – Sorgerà a Rabuiese il Monumento all’Esodo

È proprio attraverso la necessità di dare un futuro al passato che è stato presentato ieri a Trieste presso la sede della Provincia, il bando di concorso per l’ideazione progettuale e la realizzazione di un monumento dedicato all’Esodo degli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.

“È nostra intenzione edificare un’opera che costituisca un segno tangibile della sofferta vicenda dell’Esodo, che al termine del Secondo conflitto mondiale ha coinvolto le popolazioni italiane delle terre dell’Adriatico orientale – ha affermato la presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat –. Come luogo simbolo abbiamo scelto la zona di Albaro Vescovà/Skoffie, luogo del transito verso l’Italia di migliaia di famiglie istriane, fiumane e dalmate”.

L’iter per la realizzazione del monumento è iniziato nel gennaio del 2008 e a partire dal luglio dello stesso anno, è stato condiviso da tutte le associazioni degli esuli. L’opera sarà collocata nel Comune di Muggia, in corrispondenza della rotatoria di innesto della nuova strada provinciale n. 15 “delle Noghere” con la strada statale n.15 “Flavia”, propria nell’area effettivamente percorsa dalle popolazioni italiane durante l’Esodo dalle terre dell’Adriatico orientale.

CONSERVARE LA MEMORIA “Il Monumento dovrà essere in grado di conservare la memoria di questa significativa pagina di storia – ha aggiunto Bassa Poropat –, favorendo al contempo la diffusione della conoscenza della storia locale e lo sviluppo di una cultura di pace, tolleranza e di pacifica convivenza tra i popoli”. La progettazione e la realizzazione dell’opera dovranno prevedere l’utilizzo prevalente di pietra, legno o altri materiali locali, quali elementi naturali capaci di inserirsi in maniera armonica nel contesto paesaggistico in cui l’opera viene collocata. La partecipazione al bando è aperta a tutti e garantita sia a singoli sia a gruppi di progettazione, e promuove soprattutto l’adesione dei giovani, al fine di favorire presso le nuove generazioni il confronto attivo con il tema dell’Esodo, che è un’importante pagina di storia del Novecento. Il bando è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Muggia e il MIBAC – Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia. Il bando pubblicato sul sito della Provincia di Trieste www.provincia.trieste.it, scadrà dopo trenta giorni, il 16 novembre 2009. Il vincitore dovrà realizzare il monumento entro il giugno del 2010.

UNA MOSTRA TEMATICA “Questo è un progetto al quale tengo molto personalmente – ha aggiunto Bassa Poropat –, anche perché parte di un percorso fortemente voluto che si inscrive in un’area di specifica competenza della Provincia di Trieste, quella della scuola, in particolar modo le scuole superiori che sono state interessate negli anni scorsi, e continueranno ad essere interessate anche in futuro, dalle tematiche riguardanti l’Esodo dalle terre dell’Adriatico orientale, legando il tutto al giorno del ricordo del 10 febbraio. Anche per questo – ha proseguito –, è nostra intenzione acquisire i bozzetti riguardanti le opere dei vari artisti che si proporranno per la realizzazione del Monumento per allestire una mostra magari – ha concluso –, proprio per il 10 febbraio”. Plauso alla realizzazione del monumento anche da parte di Renzo Codarin, presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Fiumani, Giuliani e Dalmati e da Lorenzo Rovis, presidente dell’Associazione delle Comunità Istriane, che si sono detti soddisfatti dell’iniziativa che dimostra sensibilità nei confronti di una pagina di storia così dolorosa, ma soprattutto che le rende omaggio con un’opera visibile.

DRAMMA E RICONCILIAZIONE Tra le diverse ed importanti opere, soprattutto a livello cartaceo e memorialistico che fin qui hanno accompagnato la vicenda dell’Esodo, mancava la realizzazione di un’opera che potesse dare una visibilità simbolica. Certo – hanno detto –, sarà sicuramente un compito nobile, ma anche molto difficile perché chi realizzerà il monumento dovrà coniugare un duplice aspetto: quello del dramma, con quello della riconciliazione. “È auspicabile che la conoscenza di questa pagina di storia, attraverso il messaggio che tale opera vuole veicolare, sia rivolto soprattutto alle nuove generazioni – ha concluso la presidente della Provincia di Trieste –. Vorrei che l’interpretazione stessa del monumento possa essere realizzata proprio guardando ai giovani, attraverso la prospettiva di mantenimento del ricordo rivolta al futuro, perché – ha detto –, abbiamo l’obbligo morale di dare un futuro al nostro passato”.

Guido Giuricin su La Voce del Popolo del 17 ottobre 2009

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