Ha agitato non di poco gli animi la commemorazione e la posa di corone di fiori sul monumento ai domobrani al Cimitero della Marina a Pola, nella ricorrenza del 10 aprile, quando 71 anni fa venne fondato lo Stato indipendente di Croazia (Ndh). Per la storia era uno Stato-fantoccio della Germania nazista che comprendeva la maggior parte della Croazia e tutta l’attuale Bosnia-Erzegovina. A Pola si è dato appuntamento uno sparuto gruppo di estremisti di destra, per lo più giovani estimatori del movimento ustascia e del suo ideologo Ante Pavelic. Non si è fatta attendere la vigorosa reazione del deputato istriano Damir Kajin, che vede rosso su tali temi. «Chi ha ricordato l’anniversario – ha detto – non può che considerarsi malato. Se fosse passata la politica dello Stato indipendente croato, chi ha commemorato la sua nascita oggi non sarebbe a Pola». Secondo lui i partecipanti alla commemorazione non sono istriani e neanche i loro genitori sono di quelle terre. Il sociologo Renato Matic parla di ballo dei vampiri: «A nessuna persona normale verrebbe mai in testa di celebrare tale data». Il vicesindaco Fabrizio Radin spiega che i permessi per l’iniziativa erano stati rilasciati dalla precedente giunta Delbianco.
(fonte “Il Piccolo” 14 aprile 2012)
Un manifesto propagandistico ustasha inneggiante all’alleanza con il nazismo
