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14 set – La scomparsa di Aldo Secco

E’ scomparso il Cav. Uff. Aldo Secco, Presidente della Sezione di Fiume della Lega Nazionale che ha diramato la notizia ieri. Le esequie si terranno a Trieste venerdì 17 settembre 2010 alle ore 11.00 nella Chiesa di Sant’Antonio Nuovo.

Per commemorarlo, pubblichiamo la nota emessa dalla Lega Nazionale a ricordo di Aldo Secco. 

 

 

 

 

La notte tra l’11 e il 12 settembre si è spento Aldo Secco. Era nato a Fiume il 1 luglio 1929, da Maria Damiani e da Giovanni Secco, volontario nella Compagnia “D’Annunzio” , nota anche con il nome della “Disperata” nonché decorato di Medaglia d’Argento al Valore di Marina. Abbandonò Fiume il 3 aprile 1946 e venne accolto nel Collegio “Figli d’Italiani all’Estero”, prima a Roma (in via dell’Umiltà 30), poi ad Anzio (a Villa Adele), successivamente a Firenze (a Villa Fabbriccotti) ed infine presso il Convitto Consorziale Apuano di Carrara, dove ricoprì l’incarico di capo convitto. In tutte queste strutture fu sempre apprezzato dai suoi dirigenti.

Collaborò, sin dal 1950, con la Lega Nazionale di Trieste, dove più tardi fu assunto in qualità di impiegato. In tale veste svolse molteplici incarichi sia amministrativi che organizzativi giungendo, nel 1967, alla qualifica di direttore dell’ente stesso fino alla quiescenza. E’ stato la memoria storica della Lega Nazionale, Sodalizio che ha amato profondamente e appassionatamente e che era tutta la sua vita. In particolare, nell’ambito del Sodalizio, gestì l’organizzazione delle colonie estive e delle conferenze a carattere culturale e patriottico, l’attività scolastica con la distribuzione di testi scolastici gratuiti ai minori di famiglie meno abbienti, l’allestimento di mostre in occasione di avvenimenti storici nazionali e di rilievo locale, cerimonie a carattere patriottico nell’intento di ricordare e tramandare ai posteri date e avvenimenti della vita triestina e in generale della Venezia Giulia. Dal 1950 ricoprì la carica di amministratore e successivamente di segretario della Sezione di Fiume della Lega Nazionale; nel 1993 fu eletto alla presidenza, carica che ha mantenuto fino alla fine.

Dal 1958 al 1963 ha diretto “L’Eco di Fiume”; è autore di diverse pubblicazioni delle quali  si ricorda “In Vedetta Operosa. Storia della Lega Nazionale”, “La Lega Nazionale per i giovani. Breve storia dei suoi istituti educativi e delle sue colonie in cent’anni di vita”, “Da San Vito ai nuovi rioni. Nomenclatura delle vie e piazze di Fiume” ed alcune monografie legate alla vita e alle tradizioni di Fiume, sua amata città di origine. Nel 1996 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana e, nel 1999, il Priorato d’Italia lo ha nominato socio dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme dei Cavalieri di Malta. Non ha figli ma ha numerosi nipoti e pronipoti. Domenica 12 settembre 2010, alla cerimonia nella ricorrenza della storica Impresa di Fiume di Gabriele D’Annunzio e dei suoi Legionari, è stata data lettura del suo indirizzo di saluto, mai immaginando sarebbe stato il suo testamento spirituale che, integralmente, riportiamo:

Cari amici, un altro anno è passato e noi ci ritroviamo qui davanti, a questa stele che ricorda l’impresa di Gabriele D’annunzio e dei suoi invitti legionari. La nostra presenza qui è puramente significativa. I tempi politici d’allora sono mutati. A noi, come mi espressi già nel passato, incombe il compito di tramandare ai posteri l’eco di quei meravigliosi momenti così come ce li illustrarono i nostri padri. Questo senso di gratitudine che dobbiamo nei riguardi dei legionari mi auguro faccia seguito a quanti mi seguiranno. Sicuramente la nostra ostinazione ha dato i suoi frutti e lo dimostra la presenza, qui oggi, di diverse autorità e personalità, qualificate alle quali va il mio più caro ringraziamento che è anche quello della comunità fiumana tutta. E’ necessario, dopo un inqualificabile discorso ostile e purtroppo anche ingiurioso di alcuni settori politici, riprendere con serenità lo studio di quel momento storico che non ebbe pressioni politiche, ma solamente la convinzione dell’amore per la Patria. Mi congedo da voi così come lo fece allora il Comandante nel cimitero di Fiume sottolineando che, pur nella diversità, il Tricolore deve abbracciare tutti. Così lo volle D’Annunzio ricoprendo i morti delle due parti della barricata. Concludo, infine con alcuni versi della nostra amata canzone: “Cantime Rita, cantime bela, della soave dolce favela, che xe l’orgoglio de ogni fiuman, cantime Rita in Italian".

Grazie   

Cav.uff. Aldo Secco, Presidente della Sezione di Fiume della Lega Nazionale

Ronchi dei Legionari, 12 settembre 2010

La Lega Nazionale abbruna ed inchina il suo gonfalone sociale per porgergli l’ultimo riverente saluto.

Trieste, 13 settembre 2010

 

 

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