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12lug/12.50 – Grande attesa per l’incontro Esuli-Napolitano-Josipovic

Sarà il più lungo e approfondito incontro tra le comunità italiane dell’Istria e il presidente della Repubblica italiana, ma soprattutto sarà la prima volta in cui le associazioni degli esuli incontreranno il presidente della Repubblica di Croazia. Assume forte rilievo storico-simbolico la visita che il Presidente Giorgio Napolitano compirà tra domani e venerdì prima a Zagabria e poi, accompagnato dal Capo di Stato croato Ivo Josipovic, a Pola. Il clou è previsto dalle 20.40 di venerdì all’Arena di Pola dove verranno anche eseguiti i rispettivi inni nazionali e vi sarà una dichiarazione congiunta dei due Capi di Stato, in italiano e in croato, ma un momento chiave nella storia di queste terre, verrà vissuto alle 18.15 alla Casa delle Forze Armate di Pola. Qui Josipovic e Napolitano avranno un colloquio con i vertici della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati rappresentati dal presidente Renzo Codarin e dai vicepresidenti Lucio Toth e Lorenzo Rovis. Degna prosecuzione della svolta epocale del luglio scorso in piazza dell’Unità d’Italia a Trieste con il concerto di Riccardo Muti alla presenza dei presidenti di Italia, Croazia e Slovenia. «È significativo che tutto ciò avvenga proprio mentre la Croazia sta per entrare nell’Unione europea – afferma Codarin – noi chiederemo a Josipovic che la presenza italiana in zone che oggi fanno parte dello Stato croato sia ricordata e riconosciuta e che nel buon clima che si è instaurato tra le due nazioni si avviino a soluzione anche le questioni ancora irrisolte, ad esempio che si riunisca la Commissione bilaterale che doveva approfondire la questione dei Beni abbandonati». 

«Il 19 gennaio a Roma – aggiunge l’on. Toth – ho avuto un colloquio di un’ora con il presidente sloveno Danilo Turk – questa è una prosecuzione di forte significato anche se si tratta di Capi di Stato che evidentemente non hanno il potere di legiferare. Comunque una nuova epoca si è aperta, qualche settimana fa i profughi polesani hanno potuto per la prima volta radunarsi nella loro città natale accolti calorosamente. Questo di venerdì vuole anche essere un fraterno incontro tra gli esuli e i rimasti che proporrei di non chiamare più con il brutto vocabolo di rimasti, ma semplicemente residenti». 
Sempre venerdì l’incontro con gli italiani residenti in Croazia, ma anche in Slovenia, avverrà subito dopo, dalle 18.55 nella sede della Comunità degli italiani di Pola dove prima di Napolitano e Josipovic, saluti saranno portati dal presidente della Comunità e vicesindaco di Pola Fabrizio Radin e dal sindaco Boris Miletic. 
All’Arena sono poi previsti interventi anche del presidente dell’Unione italiana e rappresentante italiano al Parlamento croato Furio Radin e del presidente della Regione istriana Ivan Jakovcic. 

Nell’anfiteatro si svolgerà il concerto dell’Orchestra filarmonica di Zagabria assieme ai cori riuniti (circa 200 voci) delle Comunità degli italiani di Dignano, Buie e Umago e delle società artistico e culturali “Lino Mariani” di Pola e “Fratellanza” di Fiume. In repertorio musiche di compositori italiani e croati e gran finale con il “Va pensiero” di Verdi. Il concerto verrà trasmesso in diretta dalla Tv nazionale.
Il pubblico sarà formato per lo più da attivisti e soci delle varie Comunità degli italiani, per i quali sarà organizzato il trasporto in autobus. 
«Ci attendiamo molto dal discorso dei due presidenti – così il Presidente UI, Furio Radin – poiché il processo verso il futuro comune iniziato un anno fa in piazza dell’Unità a Trieste con il concerto del maestro Riccardo Muti, ormai non si può più arrestare».
Per il Presidente della Regione istriana Ivan Jakovcic: «Sarà una grande giornata per l’Istria. Con la loro presenza Napolitano e Josipovic legittimeranno quanto fatto in queste terre per l’affermazione dei valori europei». «Da quando la Croazia è indipendente – ha aggiunto – l’Istria grazie anche all’inestimabile contributo dell’Ui-Upt ha costruito un grande ponte tra i due Paesi affacciati sull’Adriatico». 
Prima di Napolitano, altri furono i presidenti italiani che incontrarono la Comunità italiana: da Oscar Luigi Scalfaro in poi, i Capi di Stato italiano hanno fatto visita alla maggiore città istriana per incontrarsi con la Comunità nazionale italiana. Scalfaro era venuto a Pola per la posa della prima pietra della nuova Scuola media superiore italiana Dante Alighieri. Poi Carlo Azeglio Ciampi e l’omologo croato Stjepan Mesic avevano inaugurato l’edificio stesso, costruito con i mezzi finanziari dei due governi. Ora è la volta di Giorgio Napolitano, e l’attesa è grande.

 

da www.arcipelagoadriatico.it

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