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11 lug – Senato: mozione bipartisan per beni Esuli

Salvaguardare i diritti degli italiani che hanno abbandonato i territori assegnati alla ex Jugoslavia e proseguire, nell'ambito del tavolo Governo-esuli, nella richiesta di una verifica di tutte le possibilità di restituzione dei beni espropriati. Sono solo due dei punti oggetto di una mozione bipartisan presentata ieri in Senato da Gasparri (Pdl), Bricolo (lega Nord), Finocchiaro (Pd), Pistorio (Misto), D'Alia (Udc), Tofani e Stancanelli (Pdl) e Giambrone (Idv) con cui si impegna il Governo a tutelare in ogni senso anche la comunità italiana in Croazia.

Nella premessa, i senatori ricordano che "nel 2003 la Croazia ha presentato la domanda di ingresso nell'Unione europea e nel giugno 2004 è divenuta candidata ufficiale a far parte dell'Unione europea; il 3 ottobre 2005, il Consiglio dell'Unione europea ha avviato i negoziati per l'adesione della Croazia, negoziati che dovrebbero, verosimilmente, portare la Croazia nell'Unione europea nel 2011; il 10 aprile 2008, il Consiglio dell'Unione europea ha approvato la relazione concernente i progressi compiuti dalla Croazia nel 2007; il 12 marzo 2009 a Strasburgo è stata approvata la relazione sui progressi compiuti dalla Croazia nel 2008" e, infine, che "il 2009 dovrebbe essere l'anno decisivo per l'avanzamento dei processo negoziale".

"Considerato che permangono le attese degli esuli italiani dall'Istria, Fiume e Dalmazia" e che "la minoranza italiana che vive in Croazia è composta da circa 30.000 persone", la mozione impegna il Governo "a salvaguardare i diritti degli italiani che hanno abbandonato i territori assegnati alla ex Jugoslavia; a proseguire, nell'ambito del tavolo Governo-esuli, nella richiesta di una verifica di tutte le possibilità di restituzione di beni ad essi espropriati; a lavorare per il pieno rispetto degli accordi italo-croati a tutela della comunità nazionale italiana residente nella Repubblica di Croazia, nel quadro della normativa comunitaria sul rispetto delle minoranze e nello spirito di un'integrazione di regioni la cui fisionomia nazionalismi e totalitarismi hanno devastato nel '900" e, infine, "ad adoperarsi perché la Repubblica di Croazia, adempiute le condizioni poste dai competenti organi comunitari, con particolare riferimento alla tutela delle minoranze ed in particolare della minoranza italiana, possa celermente entrare a pieno titolo nell'Unione europea".

(fonte NewsItaliaPress)

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