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11 feb – Schifani: memoria viva per superare divisioni

Da quando è stato istituito, 5 anni fa, il Giorno del ricordo per celebrare le migliaia di italiani vittime di violenze nella Jugoslavia del dopoguerra, sono stati compiuti "grandi progressi verso l'obiettivo di una memoria matura e consapevole di tutti gli aspetti di quella dolorosa vicenda, affinché essa non fosse più motivo di scontro e divisione ma, al contrario, divenisse fattore di unità del popolo italiano, attraverso la celebrazione condivisa delle vittime di una tragedia comune": lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha aperto la seduta pomeridiana in Aula la Senato una parte della quale è dedicata alla celebrazione delle migliaia di italiani uccisi nelle foibe o costretti all'esilio nella Jugoslavia del dopoguerra.

Schifani ha ricordato che quanti riuscirono "a sottrarsi allo sterminio furono costretti a lasciare le loro case e ad intraprendere la via dolorosa dell'esilio: la popolazione italiana di quella regione fu così quasi completamente sradicata, e fu così cancellata di colpo una presenza linguistica e culturale di tradizione millenaria, che traeva origine dagli insediamenti romani e si era consolidata con la Repubblica di Venezia". "Su queste tragiche vicende – ha aggiunto Schifani – calò per alcuni decenni, all'interno del dibattito pubblico del nostro Paese, un velo di omissione e di oblio, al punto che alcune voci autorevoli giunsero a denunciare la 'congiura del silenzio', da parte della politica, della cultura e dei mezzi di informazione".

Quella memoria va oggi rivissuta in modo più ampio e impegnativo con l'obiettivo "di costruire una coscienza comune, tra i diversi Paesi della regione, e una memoria condivisa circa le cause e le responsabilità di quanto accadde in quegli anni. La storia europea degli ultimi decenni ci offre più di un motivo di conforto: l'avanzare del processo di integrazione europea ha consentito alle frontiere più chiuse di trasformarsi, in più occasioni, in confini segnati soltanto da cartelli stradali". Schifani ha anche osservato che rimane da percorrere ancora un tratto di strada per arrivare a una memoria condivisa come dimostrano "alcune reazioni suscitate, in Paesi vicini, dalle parole che il Presidente della Repubblica ha pronunciato in occasione della Giornata del Ricordo del 2007". Schifani ha invitato a un momento di riflessione "particolarmente necessario in una giornata come quella odierna, in cui tutto il Paese è addolorato e commosso – qualunque fossero le opinioni individuali – per la conclusione tragica della vicenda di ieri, che costringe le nostre coscienze a confrontarsi con i temi della sofferenza, del dolore, della memoria, della dignità umana, della responsabilità". Il presidente del senato ha concluso il suo intervento invitando l'Assemblea ad osservare un minuto di raccoglimento.
(fonte Ansa)

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