Presentazione a Gorizia di “10 Febbraio dalle foibe all’esodo”

Il Comitato provinciale di Gorizia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia comunica che venerdì 12 aprile alle ore 17:00 presso la Sala Dora Bassi (Via Garibaldi, 7 – Gorizia) avrà luogo la presentazione del libro di Roberto Menia “10 Febbraio dalle foibe all’esodo” (Pagine, Roma 2020).

Questo libro è una raccolta di storie. Storie di un mondo che non c’è più, di luoghi che non si riconoscono più per quel che erano e rimangono solo luoghi dell’anima, di uomini e donne figli di un popolo ormai disperso dall’Italia all’altra parte del mondo.

Introdotto dalla presidente dell’A.N.V.G.D. di Gorizia Maria Grazia Ziberna, sarà lo stesso senatore Menia, figlio di un’esule istriana, dialogando con il sindaco Rodolfo Ziberna, a presentarci alcune delle sessanta storie del suo libro. Alcune conosciute, come quella di Norma Cossetto, o dei fratelli Luxardo, e dei sacerdoti uccisi in odium fidei e proclamati beati dalla Chiesa, altre rimaste per decenni solo nella memoria dei familiari delle vittime delle stragi perpetrate dalle milizie jugoslave e dai partigiani di Tito, come le stragi di Vergarolla e di Malga Bala.

Fu solo dopo l’istituzione nel 2004 del Giorno del Ricordo, con una legge di cui Roberto Menia fu il promotore, che la tragedia vissuta dagli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia iniziò ad essere conosciuta al di fuori del mondo dell’esodo.

“Un capitolo buio della storia nazionale e internazionale, che causò lutti, sofferenza e spargimento di sangue innocente. Mentre, infatti, sul territorio italiano, in larga parte, la conclusione del conflitto contro i nazifascisti sanciva la fine dell’oppressione e il graduale ritorno alla libertà e alla democrazia, un destino di ulteriore sofferenza attendeva gli Italiani nelle zone occupate dalle truppe jugoslave. Un destino comune a molti popoli dell’Est Europeo: quello di passare, direttamente, dalla oppressione nazista a quella comunista. (…) Non si trattò – come qualche storico negazionista o riduzionista ha voluto insinuare – di una ritorsione contro i torti del fascismo. Perché tra le vittime italiane di un odio, comunque intollerabile, che era insieme ideologico, etnico e sociale, vi furono molte persone che nulla avevano a che fare con i fascisti e le loro persecuzioni. Tanti innocenti, colpevoli solo di essere italiani e di essere visti come un ostacolo al disegno di conquista territoriale e di egemonia rivoluzionaria del comunismo titoista. Impiegati, militari, sacerdoti, donne, insegnanti, partigiani, antifascisti, persino militanti comunisti conclusero tragicamente la loro esistenza nei durissimi campi di detenzione, uccisi in esecuzioni sommarie o addirittura gettati, vivi o morti, nelle profondità delle foibe“  (Sergio Mattarella, 10 febbraio 2019)

Attraverso le storie presentate dal senatore Menia emergono con chiarezza i contorni delle persecuzioni e delle stragi nei confronti degli italiani che condivisero la sorte delle novantamila vittime stimate dalla Commissione governativa nella vicina Slovenia, e delle centomila della Croazia.  Una terribile serie di violenze, nell’ottica di una pulizia ideologica che divenne anche etnica per gli italiani, e che causò l’esodo e la diaspora di una comunità che da secoli conviveva pacificamente con altri popoli. Un libro da leggere, e da far leggere.

Segnaliamo, infine, che l’ANVGD Gorizia rientra nella cordata di associazioni che ha presentato il progetto “I giovani sulle tracce della memoria – Anno scolastico 2023/204” per il quale il Comune di Gorizia ha chiesto il finanziamento alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.

Il Piccolo – 03/04/2024 

Sabato 13 aprile a Campagnuzza, il “quartiere dell’esule” di Gorizia, avrà invece luogo un’iniziativa di carattere enogastronomico.

 

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.