ANVGD_cover-post-no-img

10 feb – 10 FEBBRAIO STORIA E PATRIMONIO DI CIVILTA’

Si celebra in tutta Italia e nelle comunità degli Esuli presenti nel mondo il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 per unanime volontà del Parlamento italiano al fine di conservare ed onorare la memoria delle vittime delle Foibe e dei tragici eventi che ne conseguirono, primi fra i quali l’esodo massiccio della popolazione italiana autoctona dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.

Sempre di grande rilievo e significato storico e morale la cerimonia svoltasi, come ogni anno il 10 Febbraio, al Quirinale, con l’intervento del Presidente della Repubblica e delle massime cariche dello Stato, alla presenza dei congiunti degli infoibati, ai quali precedentemente il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta aveva consegnato le onorificenze previste dalla legge istitutiva del Giorno del Ricordo.

«La memoria sia coltivata. Ciascun Paese ha il dovere di ricordare la propria storia, di non cancellare le tracce delle sofferenze subite dal proprio popolo», ha detto il Capo dello Stato, con riferimento alle passate polemiche che suoi precedenti interventi avevano sollevato oltreconfine.

«Posta fine a ogni residua congiura del silenzio, a ogni forma di rimozione diplomatica o di ingiustificabile dimenticanza – ha proseguito Napolitano –, possiamo finalmente guardare avanti, costruire e fare progredire una prospettiva di feconda collaborazione sulle diverse sponde dell’Adriatico. Il sacrificio delle generazioni che ci precedono non è stato vano se oggi possiamo costruire un avvenire migliore per i nostri popoli e per l’Europa».

Egli ha ricordato anche il contributo dei volontari giuliani e dalmati alle lotte del Risorgimento per un’Italia libera e unita: un contributo di passioni e di vite che non è andato perso, ha rimarcato il Presidente, perché oggi viene onorato nel 150.mo dalla proclamazione dello Stato unitario.

Intenso e di grande profilo storico l’intervento dello scrittore e giornalista dalmato Enzo Bettiza, nativo di Spalato. A rappresentare gli Esuli giuliani e dalmati il presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Lucio Toth, che ha consegnato al Capo dello Stato una copia degli Atti del Seminario 2010 sul confine orientale editi dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Le iniziative non si esauriscono comunque il 10 Febbraio. Nei giorni precedenti e nelle prossime settimane, in centinaia di città italiane, nelle sedi istituzionali e culturali, i Comitati e le Delegazioni provinciali dell’ANVGD promuovono eventi e incontri in collaborazione con gli enti locali e le scuole, portando loro la testimonianza della storia vissuta e la ricchezza del patrimonio civile e culturale maturato dagli italiani dell’Adriatico orientale nei secoli.

La Redazione del sito

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.