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09 set – Frattini a Zagabria il 15/9 per i beni degli Esuli

di MAURO MANZIN su Il Piccolo del 9 settembre 2010

Un Comitato dei ministri, quello che si svolgerà il prossimo 15 settembre a Zagabria, che interessa molto da vicino il Nordest. Per l’Italia sarà presente il ministro degli Esteri, Franco Frattini, quello dell’Agricoltura, Giancarlo Galan, il viceministro ai Trasporti e infrastrutture, Roberto Castelli, e il viceministro allo Sviluppo economico, Adolfo Urso.

Tra i molti argomenti in agenda, spicca per la sua attualità, la sentenza della Corte costituzionale croata che il mese scorso si è pronunciata in favore dell’estensione ai cittadini stranieri dei benefici della legge croata sulle denazionalizzazioni. La sentenza, riconoscendo la parità di trattamento tra cittadini croati e stranieri, costituisce un passo importante anche se limitato a categorie ben definite di potenziali beneficiari. Non sono infatti compresi nel campo di applicazione della sentenza, come spiegano fonti della Farnesia, i casi coperti dai Trattati internazionali (per quanto riguarda l’Italia il Trattato di Pace, Il Trattato di Osimo e gli Accordi di Roma).

Il governo italiano sta comunque esaminando attentamente il dispositivo della sentenza. Non a caso ha chiesto alla propria ambasciata a Zagabria di stilare una lista delle domande italiane giacenti su tale tema. E la prossima riunione del Comitato ministeriale di Coordinamento italo-croato del 15 settembre a Zagabria potrà consentire una prima utile occasione per ottenere preliminari indicazioni sui criteri di attuazione della sentenza stessa.

In altre parole il ministro Frattini avrà un confronto con il collega croato Jandrokovic sulla portata della sentenza della Corte costituzionale croata inserendo il tema in un contesto europeo, visto che la Croazia fra pochi mesi diventerà il 28° Paese membro dell’Unione europea. Si tratterà, dunque, di vedere con estrema attenzione se esistono casi che possono essere trattati al di là di quanto contenuto nel Trattato di Osimo e negli Accordi di Roma, lavoro, peraltro, cui si sta dedicando già da anni l’apposita comissione mista italo-croata, la quale però finora non ha dato risultati concreti in alcuna direzione.

Gli altri temi in agenda del ministro Frattini sono il rafforzamento del ruolo dell’Iniziativa centroeuropea (Ince), e la creazione della macroregione europea adriatico ionica che vede proprio nella Croazia un interlocutore di spicco, vista l’estensione della sue coste. Caratteristica che sarà ribadita anche nel confronto sull’Iniziativa adriatico-ionica. Tutte potenzialità che, in ambito europeo, potrebbero determinare una notevole fonte di sviluppo per l’intera area nell’ottica di uscire dalla crisi economica mondiale che sta attanagliando l’Europa intera. Si tatterà, quindi, di elaborare i meccanismi che potranno portare a facilitare nuove forme reciproche di investimento e quindi di incentivazione economica, soprattutto per quel che riguarda le piccole e medie imprese, settore cui guarda con molto interese proprio il nostro Nordest.

Non a caso nella delegazione italana sarà presente il viceministro Castelli il quale si farà portavoce dei nostri interessi nazionali nell’investire nel rinnovo in atto in Croazia delle infrastrutture viarie ma anche in quelle ferroviarie. Non dimentichiamo che l’Italia è il secondo partner commerciale della Croazia dopo la Germania. Un discorso che interesserà da vicino il viceministro allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso per cercare nuove soluzioni, proprio in vista dell’ingresso della Croazia nell’Ue, che incrementino l’interscambio tra i due Paesi. Insomma l’Italia sta lavorando in anticipo per essere tra i primi a condurre per mano Zagabria a Bruxelles. Importante in questa direzione l’accordo bilaterale sulle politiche agricole che sarà sottoscritto dal ministro Galan.

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