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08 ott – La fauna di Lussino in mostra a Trieste

Quasi un inedito safari sul mare alla scoperta della fauna e della flora dell’Adriatico. Si presenta così la mostra “Lussino: vivere tra mare e cielo”, che verrà inaugurata al Civico Acquario marino questo venerdì 10 ottobre alle ore 18 e che sarà visitabile fino all'11 gennaio 2009.

L’evento, presentato oggi nella stessa sede dall’assessore alla Cultura Massimo Greco e dal direttore dei Civici Musei Scientifici Sergio Dolce, si inserisce così nelle manifestazioni culturali gestite dal Comune che ha recentemente proposto l’esposizione sulla famiglia Cosulich e la mostra dedicata a Sciarelli al Museo del mare. In questo filone troviamo quindi un’altra iniziativa ai margini della Barcolana, la 40esima regata velica che porterà all’”invasione” di Trieste via mare e via terra durante il prossimo weekend.

La mostra su Lussino vuole essere anche un omaggio alla stessa dinastia dei Cosulich che provenivano proprio da quest’isola, tanto particolare nella sua straordinaria biodiversità quanto nota e vicina a Trieste nella sua antica storia risalente all’epoca romana.

Sergio Dolce, alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, ha illustrato la nascita dell’ecosistema lussignano, isola nata dalla separazione dall’attuale isola di Cherso con la costruzione del canale di Ossero. La divisione ha comportato una particolare colonizzazione floro-faunistica da Cherso a Lussino, che si ritrova anche in alcune leggende riportate ancora al giorno d’oggi. Una maledizione lanciata dal monte Ossero avrebbe infatti fatto scomparire o morire tutti i serpenti e le vipere presenti sull’isola, fatto poi effettivamente riscontrabile data l’assenza totale di questo tipo di animali, altresì presenti in ambienti similari.

In questa mostra verrà offerto un assaggio del panorama estremamente complesso dell’ecosistema, dove troviamo migliaia di specie: 1300 per quanto riguarda le piante, 1000 specie per gli animali terrestri e altrettante per quelle marine. Tra quest’ultime, spicca la ricca popolazione di tursiopi (tursiops troncatus) e la foca monaca (monachus monachus), della quale si è scoperto un recente e gradito ritorno. Gran parte delle specie animali è costituita da insetti, fondamentali per quanto riguarda la catena alimentare dell’isola. Da giugno ad agosto, l’ambiente è permeato dal costante frinire delle cicale, presenti con quattro diverse specie.

Per rendere meglio le particolarità dell’isola, la mostra su Lussino è stata concepita come un evento multisensoriale, attraverso la riproduzione di suoni naturali come il famoso cicaleccio, la diffusione aerea di essenze vegetali e con la mostra geologica, unità didattica dedicata ai bambini che potranno saggiare con mano alcuni antichissimi reperti fossili. La visione è lasciata invece alla sua arte d’eccellenza: attraverso delle fotografie macroscopiche, il personale che ha lavorato alla mostra ha portato alcuni esemplari scatti naturalistici che evidenziano le virtù di foche e farfalle, serpenti e delfini, grifoni e cicale.

In tutto sarà possibile visionare un centinaio di esemplari che porteranno il pubblico attraverso un itinerario dal sapore mediterraneo, dove i protagonisti sono molti dei pezzi storici tratti dalle collezioni del Museo Civico di Storia naturale.

Il settore dedicato al mare si è rivelato negli anni particolarmente produttivo per il Comune di Trieste.  Il Civico acquario marino infatti, l’anno scorso ha totalizzato più di 53 mila spettatori. E’ auspicio dell’amministrazione, quindi, che i nuovi eventi promossi in un periodo di così alta affluenza sulle rive generino gli stessi felici risultati.

fonte Emanuela Masseria su www.arcipelagoadriatico.it

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