toich

08 gen – Cherso: morto Toich, icona dell’italianità

Un italiano vero, istriano nell’anima. Questo era il chersino Nivio Toich, scomparso improvvisamente all’età di 74 anni, da decenni esponente di primo piano della nostra Comunità nazionale.

Toich, nato a Cherso il 5 agosto 1935, è stato il presidente storico della locale Comunità degli italiani, da lui voluta con tutte le sue forze e messa in piedi per difendere, curare e mantenere viva l’italianità di Cherso, gravemente mutilata dalle vicende che caratterizzarono il periodo postbellico.

Oltre ad aver diretto a lungo il sodalizio dei connazionali, Toich è stato anche presidente del Consiglio della minoranza italiana per la Città di Cherso, membro della Giunta esecutiva dell’Unione italiana e per anni consigliere dell’Assemblea Ui.

Al momento della scomparsa, il connazionale isolano svolgeva la funzione di presidente del Comitato elezioni e nomine dell’Assemblea Ui. Grave il lutto che ha colpito gli ambienti comunitari, specie quelli chersini, dove Toich era considerato un’icona, una leggenda, una figura carismatica, il rappresentante per antonomasia degli italiani dell’isola altoadriatica. Un lutto che però non riguarda solo la minoranza: Toich infatti è stato sindaco di Cherso dal 1993 al 1997, nel primo mandato da quando la città si reimpossessò della sua antica municipalità, staccandosi da Lussinpiccolo.

Inoltre, Toich ha ricoperto pure la carica di presidente del locale consiglio comunale. L’aver elencato tali funzioni non basta certamente a dipingere un personaggio apprezzato e benvoluto, schietto, il quale – da noi più volte interpellato in merito – ha sempre dichiarato di sentirsi profondamente istriano, legato fortemente all’isola natia e alla dirimpettaia Penisola, alle sue genti e alle tradizioni.

Dal 1961 e per ben 46 anni, fino al pensionamento, Toich ha gestito la farmacia di Cherso, diventata un luogo di aggregazione sociale, dove ai chersini, ai turisti, ai viandanti, non negava mai un consiglio appropriato, indicando la cura giusta e dimostrandosi sempre prodigo di informazioni riguardanti storia, flora e fauna chersine. Ricordiamo che dopo le elementari in città, Toich ha frequentato il Liceo italiano a Fiume, studiando farmaceutica a Zagabria, dove si è laureato nel 1961, anno in cui ha ottenuto la laurea in farmaceutica e chimica anche a Trieste. Nel 1975 ha conseguito il master in scienze biochimiche alla facoltà di Medicina a Fiume, istituendo il primo laboratorio emato – biochimico a Cherso, operante all’inizio nella citata farmacia e quindi nell’ambito dell’ambulatorio. Non è tutto.

Noto ricercatore scientifico e studioso di farmacologia, Toich era iscritto dal 2003 nell’Albo dell’International scientist del prestigioso International Biographic Centre di Cambridge. Anni fa ha ricevuto l’attestato per meriti scientifici «Francesco Patrizi», conferitogli dalla municipalità di Cherso, prestigioso riconoscimento di cui Toich andava molto fiero.

Un attestato finito in buone mani poiché il chersino, oltre ad aver compiuto numerosi studi, si è visto pubblicare le sue ricerche sulle più importanti riviste scientifiche. Le esequie di Toich si svolgeranno domani, alle 14.30, nel cimitero della sua amata Cherso, mentre in precedenza, a mezzogiorno, nella locale scuola «Francesco Patrizi», si terrà la commemorazione solenne.

(fonte Andrea Marsanich su Il Piccolo dell'8 gennaio)

 

 

 

(Nivio Toich nella sua Cherso)

 

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