NAPOLInapoli

06feb12 – Il Giorno del Ricordo stralciato a Napoli: comunicato ANVGD

COMUNCATO DELLA PRESIDENZA NAZIONALE ANVGD

 

Si ha notizia che il Comune di Napoli non ha inserito nel calendario delle iniziative del mese di febbraio la celebrazione del Giorno del Ricordo dell’esodo giuliano-dalmato e delle Foibe. Dunque diversamente da quanto accaduto negli anni precedenti, la Municipalità ignora ed elude una solennità civile istituita da una legge dello Stato, la n. 94 del 2004, approvata dal Parlamento italiano pressoché all’unanimità per commemorare la diaspora della comunità italiana dai territori di antico insediamento storico e le vittime degli eccidi perpetrati dai partigiani comunisti jugoslavi.

 

Napoli è la città del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che sin dal 10 Febbraio 2007 ha presenziato al Quirinale all’annuale, solenne cerimonia commemorativa ed al quale si devono da allora diversi fondamentali interventi che hanno restituito alla memoria della nazione la vicenda e il sacrificio dei connazionali dell’Adriatico orientale.

 

Mentre le Istituzioni italiane e le associazioni degli Esuli giuliani e dalmati sono impegnate a ricordare a tutti gli italiani una pagina di storia colpevolmente dimenticata e al contempo a ricostruire un tessuto di relazioni con le nazioni al di là dell’Adriatico per percorrere insieme, alla luce dei principi dell’Unione Europea, un cammino comune di comprensione e di rispetto reciproci, il Comune di Napoli si sottrae ad un adempimento previsto da una legge dello Stato ed osservato con convinzione dai Sindaci sin dal 2004.

 

I magistrati dovrebbero essere i primi, per amore del principio di legalità che ispira la loro vocazione (ché tale dovrebbe essere), ad applicare le leggi dello Stato. Forse i valori di patria e di solidarietà nazionale non rientrano tra quelli di questa Giunta e dell’Italia dei Valori Non crediamo che Di Pietro la pensi così. Non sarà entusiasta di sapere che il Giorno del Ricordo sia finito tra la «monnezza ’e Napoli»

 

È dunque bastata la morte di un galantuomo, il Senatore costituente Paolo Barbi, zaratino, stimato a Napoli e napoletano di adozione dai giorni dell’’esodo, perché tutto finisse nel dimenticatoio. Vergogna!

 

Roma, 6 febbraio 2012

 

On. Lucio Toth
Presidente nazionale ANVGD

 

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