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03 dic – Il programma sottoscritto dal nuovo Consiglio ANVGD

In occasione del recente Congresso nazionale ANVGD, i candidati -poi eletti- al nuovo Consiglio nazionale hanno sottoscritto un impegno programmatico per il triennio a venire della nostra Associazione. Gli intendimenti, le idee, le proposte per un cammino unitario di lavoro, sono raccolte in questi 14 punti:

1) ampliare e incentivare il ruolo dei figli e nipoti degli Esuli nella prospettiva della continuità associativa, anche con motivazioni di carattere storico;

2) proseguire nella linea associativa e federativa per la definizione dei problemi ancora aperti (indennizzi, riscatti agevolati, restituzioni, anagrafe ecc.);

3) procedere alla revisione dello Statuto per renderlo più adatto alle attuali esigenze;

4) snellire e riformare la composizione degli organi nazionali e locali;

5) valorizzare risorse umane e competenze all’interno dell’Associazione, utilizzando anche l’esperienza di dirigenti di prima generazione;   confrontarsi con altre realtà sociali per studiarne le strategie organizzative;

6) ribadire l’equidistanza dell’Associazione dai partiti politici, tenendo sempre aperti i rapporti con le tutte istituzioni a qualsiasi livello;

7) incentivare le attività culturali e sociali quali fondamenti del futuro associativo, anche con gemellaggi con le comunità dei rimasti e le associazioni consorelle;   istituire una “carta” dei valori storici e culturali che ci appartengono;   recuperare la storia della nostra Associazione;   sviluppare i contatti con le associazioni giuliano-dalmate nel mondo;

8) necessità di rivitalizzare da protagonisti i rapporti con il mondo della scuola;

9) programmare visibilità e iniziative non solo intorno al Giorno del Ricordo;   istituire un forum di discussione su internet per il confronto di idee e proposte;   strutturare in maniera costante e organizzata i rapporti con i media;   creare un ruolo per la nostra comunità all’interno delle celebrazioni del 150° dell’unità d’Italia (2011);

10)  organizzare annualmente convention tra i dirigenti nazionali o tra comitati provinciali, sia a livello nazionale che per regione, al fine di aumentare la coesione interna anche con contatti ed esperienze non istituzionali;

11)  organizzare un raduno periodico per tutti i soci;

12)  studiare la possibilità di accorpare, col tempo, le diverse realtà rappresentative degli Esuli;

13)  riorganizzare la Sede nazionale;

14)  studiare nuove strategie per il reperimento di fondi (fondazione) e risorse umane per le attività associative, al fine di mantenerle e migliorarle.

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