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01 ott – Mons.Ravignani: la Chiesa triestina crescerà ancora

«Se mi sono trovato bene io a Trieste, tanto meglio ci starà chi è più bravo e più buono di me, come monsignor Crepaldi». Così il Vescovo Eugenio Ravignani ieri mattina in Curia si è congedato, attraverso i rappresentanti dei media, dai suoi fedeli e ha salutato il suo successore prima dello scambio di consegne con il nuovo presule nella cerimonia solenne di domenica in Cattedrale. «Lascio una Chiesa viva – ha detto Ravignani – Trieste mi ha accolto e mi ha amato in modo superlativo, anch’io peraltro ho amato e continuerò ad amare questa città. Credo che la Diocesi triestina potrà crescere ulteriormente – ha aggiunto – sotto la guida dell’arcivescovo Crepaldi».

Ravignani continuerà comunque a coltivare i rapporti umani che ha intrecciato in città. «Le amicizie – ha sottolineato – vanno al di là dei doveri e delle funzioni». È stato un assist nei confronti di Roberto Dipiazza che ha voluto fortemente essere presente anche a questa fase delle cerimonie di commiato del Vescovo. «Anch’io nel 2011 non sarò più sindaco – gli ha risposto forse sottolineando l’assenza di qualsiasi intenzione di cambiare la legge per poter fare un terzo mandato – ma noi ci rivedremo da amici». E Dipiazza ha poi spiegato il motivo della sua visita di ieri, per certi versi inattesa, in Curia: «Sono qui per ringraziarla – ha spiegato – con stima e affetto. Perché in questi anni ho sentito la sua vicinanza, e perché abbiamo fatto assieme tanto lavoro per la città, abbiamo collaborato e assistito a un processo di pacificazione interno, abbiamo visto la caduta dei confini».

Eugenio Ravignani si era insediato quale Vescovo di Trieste il 2 febbraio 1997. Alla galleria naturale sulla strada costiera, confine tra le Diocesi di Gorizia e di Trieste era andato ad attenderlo l’ex sindaco Riccardo Illy assieme alle altre autorità. Poi la cerimonia solenne a San Giusto dove qualche mese prima si erano svolti i funerali di Lorenzo Bellomi. Ma nella cattedrale triestina Ravignani, nato a Pola, ma trasferitosi da ragazzo a Trieste, aveva già vissuto una giornata radiosa il 24 aprile 1983 allorché aveva ricevuto l’ordinazione episcopale essendo stato allora nominato Vescovo di Vittorio Veneto. A Trieste un simile rito non veniva officiato da settant’anni. Il precedente sacerdote della Diocesi ed essere stato nominato Vescovo era stato infatti Trifone Pederzolli, parroco di Sant’Antonio Nuovo, nel 1913.

Ora un altro ciclo si compie e il pastorale passa a monsignor Giampaolo Crepaldi, veneto di Pettorazza Grimani (Rovigo), che proprio martedì ha compiuto 62 anni. «Monsignor Crepaldi arriverà a Trieste già sabato pomeriggio in forma privata – ha riferito ieri Ravignani – e si insedierà ufficialmente domenica 4 ottobre nella festività di San Francesco a un anno esatto dalla beatificazione di don Francesco Bonifacio. Domenica verrò a prenderlo in Curia e assieme faremo il percorso verso San Giusto».
(s.m. su Il Piccolo del 1. ottobre 2009)

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