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Il Piccolo – 230607 – Targa a Monfalcone scatena polemiche

Sarebbe dovuta essere scoperta oggi alla presenza dell'on. Menia di An. Il
sindaco: «Non lo sapevo». Tutto rinviato

I promotori sostengono di aver parlato con l'assessore Piredda, il quale
però non aveva informato la giunta. Pizzolitto: «Su quel dramma serve una
riflessione globale»

Una targa in ricordo degli infoibati scatena una polemica in Comune

Anche Monfalcone avrebbe dovuto ricordare in modo tangibile il dramma delle
foibe e dell'esodo dall'Istria, Fiume e la Dalmazia.
L'apposizione di una targa commemorativa in piazzale Tommaseo nel rione di
via Romana, promossa e proposta dal Comitato 10 febbraio, è però saltata in
pratica alla vigilia della cerimonia, in programma per oggi alle 11. In una
stringatissima nota il comitato comunica che l'inaugurazione della targa «è
rinviata a data da destinarsi a causa di problemi organizzativi». Alla base
dello slittamento, con tutta probabilità al 16 settembre, in concomitanza
con la ricorrenza del secondo ritorno di Monfalcone all'Italia, ci sono
motivi tecnici che però si tingono anche di politico. L'assessore alla
Cultura, Stefano Piredda, avrebbe dato l'assenso all'iniziativa, ma senza
portarla in giunta e senza tanto meno comunicarla al sindaco Gianfranco
Pizzolitto, mentre all'inaugurazione era già data per certa la presenza del
deputato triestino di Alleanza nazionale Roberto Menia.
Quanto basta per imbarazzare un'amministrazione di centrosinistra che pure
in questi ultimi anni ha avviato un avvicinamento con le associazioni degli
esuli, oltre che con la comunità italiana d'Oltreconfine. Vedi l'incontro
promosso il 13 febbraio del 2006 in municipio per onorare dal Giornata del
ricordo, decisa nel 2004 dal Parlamento per onorare appunto la memoria delle
vittime dell'esodo dall'Istria e dalla Dalmazia. In quella sede il sindaco
affermò che bisogna ricordare per costruire un futuro esente dai
totalitarismi e dai drammi che hanno segnato queste terre di confine, un
futuro di crescita in cui tutte le identità siano rispettate. «Il sindaco è
venuto a conoscenza dell'inaugurazione della targa – spiega lo stesso
Pizzolitto, secondo cui comunque non esiste alcun caso politico – da un
rappresentante del comitato organizzatore pochi giorni fa. Attendo quindi il
rientro dalle ferie dell'assessore competente per sapere cosa sia successo.
Continuo a ritenere che sia giusto effettuare una riflessione globale sulla
storia di queste terre, ma nell'ambito di un percorso condiviso».
In questo caso, però, non esiste alcun percorso, perché, stando al sindaco,
non è stato portato alcun atto in giunta. Il sindaco non è stato coinvolto e
nemmeno invitato alla cerimonia, a differenza, a quanto pare, del deputato
di An Roberto Menia. «Il blocco non è di natura politica – assicura però
Pizzolitto -, ma organizzativa». Quanto sostengono anche i promotori
dell'iniziativa: «E' stato forse anche un errore nostro, perché ci siamo
fidati troppo della parola dell'assessore Piredda, mentre serviva tutta una
serie di altri percorsi che non sono stati effettivamente compiuti». Il
centrodestra al momento non si è fatto ancora sentire, dopo che a metà
aprile in Consiglio comunale il ricordo dell'esodo aveva innescato una
violenta polemica a fronte della decisione della maggioranza di
centrosinistra di non accogliere le dichiarazioni fatte dal presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della Giornata del ricordo.
In base al dispositivo dell'ordine del giorno presentato dal consigliere di
Forza Italia Giorgio Pacor il Consiglio comunale avrebbe però dovuto anche
fare proprie le dichiarazioni, traducendole nella sua pratica politica e
culturale. Il documento avrebbe inoltre voluto impegnare il sindaco
Gianfranco Pizzolitto a esprimere al presidente Napolitano «il plauso e la
condivisione della città di Monfalcone per le parole pronunciate». Il
centrosinistra l'ha ritenuto però solo una strumentalizzazione politica.
Laura Blasich

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