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Polizia di Trieste arresta Davidovic (Ansa 18 apr)

(ANSA) – TRIESTE, 18 APR – La Digos della Questura di Trieste ha arrestato oggi Goran Davidovic, 34 anni, soprannominato ''il Fuhrer'', capo del movimento neonazista serbo Nacionalni Stroj. Il capo del movimento Nacionalni Stroj era stato condannato a un anno di galera per istigazione all'odio razziale, nazionale e religioso. Lo scorso agosto aveva chiesto un visto di ricongiungimento familiare in quanto sua moglie, che vive e lavora da anni in Italia, ha la cittadinanza italiana. Il Governo serbo ne aveva chiesto l'estradizione al Ministero di Giustizia italiano martedi' scorso.

Durante la perquisizione nell'abitazione triestina di Davidovic, la Polizia ha sequestrato alcune bandiere e un centinaio di magliette di diverso colore, tutte con simboli e scritte riconducibili all'area dell'estrema destra; sono stati inoltre sequestrati un computer portatile, alcuni cd e alcuni floppy disk che sono ora all'esame degli investigatori. Nei giorni scorsi, sul sito web della radio serba 'B92' era stata pubblicata un'intervista a Radio Free Europe in cui Davidovic rivelava di vivere a Trieste "legalmente, con una carta d'identità italiana". "Le mie aspettative – aveva proseguito – sono che l'Italia sia un Paese civilizzato e che quindi – riferendosi alla richiesta di estradizione – non ne verrà fuori nulla". Aveva infine sostenuto di essere stato condannato in patria "per un crimine che non è successo", un "delitto di parola".

Ha detto di essere sorpreso per l'arresto Goran Davidovic, 34 anni, soprannominato "il Fuhrer", capo del movimento neonazista serbo Nacionalni Stroj, bloccato dalla Digos del capoluogo giuliano nel pomeriggio nell'appartamento della moglie a Trieste. Davidovic – da quanto si è saputo – ha detto di ritenere di essere tranquillo in Italia dove si trova legalmente, con un visto rilasciato il 5 agosto scorso per ricongiungimento familiare, essendo sua moglie, Aleksandra Bikic, residente in Italia, a Trieste, con regolare permesso di soggiorno. Dopo l'arresto, Davidovic è stato condotto nella Questura di Trieste da dove è stato successivamente trasferito nel carcere del Coroneo in attesa dell'espletamento delle pratiche per l'estradizione.

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