Basta leggere le tabelle informative che il Museo archeologico istriano sta collocando in vari punti cittadini e scoprire un sacco di storia. Recentemente ne è stata collocata una nei paraggi del parcheggio Carolina, nei pressi dell’antico ninfeo, e si viene a sapere che nell’area fra le mura cittadine e l’anfiteatro, nel bivio da cui si biforcavano le strade per Nesazio e Trieste, si estendeva nell’antichità una grande necropoli e che nel 1396 il pellegrino francese Ogier d’Anglure registrò nella striscia di terreno posta fra l’anfiteatro e il mare addirittura 400 tombe.
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