Dopo 60 anni di reciproche accuse due anni fa, il mondo degli Esuli, con la sua associazione maggiormente rappresentativa, l’ANVGD, e quello della minoranza linguistica slovena, l’SKGZ, avviarono – prima con una iniziativa a Gorizia con il sottoscritto e con Livio Semolic, poi a Trieste con il Presidente nazionale Lucio Toth ed il sen Milos Budin – un processo di condivisione dei reciproci drammi, nella comune consapevolezza di appartenere entrambi ad una popolazione che ha subito e che ha sofferto per l’altrui odio e prevaricazione.
Questa consapevolezza ci ha consentito di ottenere importanti risultati anche in ambito internazionale, di grande significato e forieri di un’accelerazione nelle relazioni tra le nazioni e tra i popoli.
Tra questi risultati annoveriamo l’omaggio al monumento all’Esule ed all’ex sede dell’Hotel Balkan a Trieste, reso dai Capi di Stato d’Italia, Slovenia e Croazia in occasione del memorabile concerto del maestro Muti, lo scorso 13 luglio a Trieste, che ha suscitato plausi ed apprezzamenti unanimi.
Eppure questo momento storico stava per non aver luogo a causa di una impasse che è stato superata grazie ad una proposta della nostra Associazione, accolta dal Quirinale e dagli altri Capi di Stato, grazie anche alla mediazioni di amici della minoranza slovena.
Nel recente incontro tra i Presidenti Napolitano e Turk è stata riconosciuta quella data come spartiacque nei rapporti tra le due nazioni.
Intendiamo porre in essere altre iniziative, senza forzature, nel rigoroso rispetto dei propri ideali, dei vissuti di ciascuno, nella ma nella consapevolezza che questa strada intrapresa sia una strada scelta ma anche una strada dovuta, dalla quale non intendiamo allontanarci.
Saranno queste le ragioni che ci faranno superare anche la stupidità di chi ha imbrattato il monumento della Foiba di Basovizza, ma anche la provocazione del periodico Playboy sloveno che per danaro non esita a porre in essere azioni gravemente provocatorie.
L’ANVGD, l’associazione più rappresentativa del mondo degli Esuli, usa la dialettica e non la violenza, la ragione e non la provocazione.
Rofolfo Ziberna
Presidente Comitato ANVGD Gorizia
Vicepresidebte nazionale vicario ANVGD