Vilipendio al Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza

Adesivi nostalgici della Jugoslavia comunista appiccicati alla cartellonistica stradale. Cartoncini rappresentanti la bandiera jugoslava disseminati lungo il tragitto che dalla borgata di Basovizza nel comune di Trieste conduce al sito del Monumento nazionale della Foiba. E su questi cartoncini, richiami al dittatore comunista Tito.

La Lega Nazionale, che ha ricevuto in gestione dall’amministrazione comunale del capoluogo giuliano  il Centro di Documentazione annesso alla Foiba di Basovizza, ha denunciato il provocatorio gesto alle autorità competenti, prontamente intervenute.

La Lega Nazionale ringrazia l’Esercito Italiano – Strade Sicure e le Forze dell’Ordine per il tempestivo intervento atto a rimuovere, dall’ingresso del Sacrario della Foiba di Basovizza – Monumento Nazionale, di “pezzetti di carta” raffiguranti la bandiera della Yugoslavia con la scritta “Tito”, raccogliendo gli elementi per identificare gli autori di tale gesto. Auspichiamo che atti vergognosi e irrispettosi come questo non abbiano più a ripetersi.

La testata online de Il Giornale ha denunciato immediatamente l’accaduto in un articolo a firma di Fausto Biloslavo e Matteo Carnieletto.

L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia esprime la propria indignazione per il deplorevole gesto, ricordando peraltro che lunedì prossimo, 12 giugno, si svolgerà la ricorrenza civica istituita dal Comune di Trieste (e da quelli di Gorizia, Monfalcone e Muggia) proprio per ricordare la data in cui nel 1945 ebbero termine i Quaranta giorni di occupazione jugoslava a Trieste caratterizzati da deportazioni, arresti arbitrari, processi sommari e stragi consumatesi anche presso la foiba di Basovizza appunto.

Lorenzo Salimbeni

Foto: Lega Nazionale

 

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