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Via a percorso per la Macroregione Adriatico Ionica – 07ott13

La Macroregione Adriatico Ionica verrà istituita entro il 2014, sotto la presidenza italiana dell’Unione Europea. In vista di quell’obiettivo la Regione Marche ha avviato ad Ancona una serie di incontri con gli stakeholder del territorio, imprese, associazioni, forze sociali, perché ‘‘il Piano di azione per la strategia macroregionale parta dal basso, da progetti condivisi con le comunità adriatiche e le altre Regioni partner’’.

Lo ha detto il governatore Gian Mario Spacca, che insieme all’ambasciatore Fabio Pigliapoco, segretario dell’Iniziativa Adriatico Ionica, ha aperto il primo incontro nella sede della giunta regionale.

I tempi sono abbastanza stretti: entro dicembre i progetti vanno sottoposti alla Commissione Ue, mentre a febbraio 2014 la proposta finale di Piano d’azione sarà presentata in Grecia, ad Atene, in vista della definizione finale del Piano d’azione della Strategia per la Regione Adriatico Ionica (Eusair) che si completerà nel successivo mese di giugno.

Blue-Economy, collegamenti infrastrutturali della Macroregione, miglioramento della qualità ambientale, attrattività turistica sono i pilastri tematici su cui gli otto Paesi della Macroregione (Italia, Grecia, Montenegro, Serbia, Slovenia, Bosnia Herzegovina, Croazia e Albania) lavorano. Più due pilastri trasversali a completare il quadro: ricerca, innovazione, sviluppo delle Pmi, coordinato dalle Marche, e Formazione e Capacity Building. ‘‘Dobbiamo ragionare in termini di sussidiarietà e progetti di grande respiro – ha sottolineato Pigliapoco -, che saranno finanziati nel bilancio europeo 2014-2020’’. ‘‘Dopo la Macroregione Baltica e quella Danubiana – ha ricordato Spacca – l’Adriatico Ionica è la terza Strategia Macroregionale a vedere la luce, fra non poche perplessità iniziali dell’Unione Europea.

Ma proprio i supposti elementi di debolezza, la presenza della Grecia e dell’area Balcanica, hanno accelerato il processo di approvazione. Il fianco Sud-Est dell’Europa – ha ricordato il presidente della giunta – è quello che più di altri può mettere in dubbio l’equilibrio e la stabilità dell’Unione, e la Macroregione avrà una funzione stabilizzatrice. Riequilibrando inoltre verso il sud dell’Europa e il Mediterraneo una strategia europea finora troppo incentrata sulla Germania e la Penisola Scandinava’’.

(fonte www.ansa.it 4 ottobre 2013)

 

 

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