01.10.2025 – In oltre 400 città in tutta Italia, ma alcune anche all’estero, dal Sudamerica all’Australia passando per l’Irlanda, verrà deposta una rosa per ricordare Norma Cossetto nell’anniversario della sua morte, avvenuta nella notte tra il 4 ed il 5 ottobre 1943 dopo che partigiani comunisti jugoslavi l’avevano sequestrata, violentata, torturata e gettata in una foiba ancora agonizzante. La manifestazione patriottica Una Rosa per Norma è stata presentata nella sua edizione 2025 alla Sala Stampa della Camera dei Deputati in un evento promosso dall’On. Alessandro Amorese insieme al Comitato 10 Febbraio. Nata quasi per caso nel 2018, Una Rosa per Norma è diventata un appuntamento che con il passare degli anni, anche in epoca COVID, ha coinvolto sempre più località ed attirato l’attenzione mediatica. Anche le comunità giuliano-dalmate all’estero hanno sposato questa nobile causa: l’anno scorso 200 persone a Melbourne hanno presenziato alla succinta, ma intensa cerimonia che prevede solamente la deposizione di una rosa davanti a un monumento patriottico o ad un luogo pubblico che commemora i martiri delle foibe oppure Norma Cossetto stessa.
«Ricordando Norma, che è un simbolo delle stragi delle foibe, pensiamo anche alle donne che oggi in zone di guerra sono sempre più frequentemente vittime di stupri» ha precisato Silvano Olmi, Presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio. L’evento ha ottenuto oltre 30 patrocini, da parte di associazioni combattentistiche e d’arma e pure dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, dell’Associazione Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio e dell’Associazione delle Comunità Istriane.

«La Rosa per Norma è una delle tante iniziative che svolgiamo per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo la storia del confine orientale italiano non solo in occasione del Giorno del Ricordo – ha aggiunto Olmi – Inauguriamo anche panchine del ricordo dedicate a esuli o infoibati collegati a quel Comune e Scaffali del Ricordo che ospitano pubblicazioni dedicate a tali pagine di storia all’interno di Biblioteche comunali»
Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Commissione Cultura della Camera, ha fatto presente che la 7° Commissione permanente di Montecitorio ha promosso progetti che hanno poi portato all’approvazione dell’istituzione del Museo del Ricordo oppure al Treno del Ricordo, mentre ha iniziato l’iter parlamentare il disegno di legge dell’ON. Matteoni finalizzato ad istituire il 18 agosto come Giornata del Ricordo delle vittime della strage di Vergarolla: «Voglio anche ricordare in questa occasione un grande storico che si è occupato di queste vicende, ma è venuto recentemente a mancare: il professor Giuseppe Parlato, con il quale abbiamo tra l’altro promosso un progetto per mettere in rete il materiale inerente l’esodo giuliano-dalmata in possesso degli Archivi di Stato» ha aggiunto il deputato massese.
Recependo una proposta di Silvano Olmi, Marino Micich, Direttore dell’Archivio Museo Storico di Fiume e membro della Commissione per le onorificenze ai congiunti degli infoibati presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha evidenziato che esistono ricerche come quella pionieristica di Luigi Papo confluita in un “Albo d’oro” e quella cui ha contribuito la Società di Studi Fiumani nell’individuare le vittime di nazionalità italiana a Fiume come basi da cui partire per giungere ad un elenco ufficiale degli infoibati e scomparsi.

Il responsabile della comunicazione dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Lorenzo Salimbeni ha portato il saluto del Presidente nazionale dell’ANVGD Renzo Codarin ed ha informato che sabato 4 ottobre la tradizionale cerimonia istituzionale che si svolge a Trieste in memoria di Norma Cossetto presso il monumento che, primo in Italia, le è stato dedicato si concluderà con la deposizione di una rosa vicino alla corona di alloro che il Comune di Trieste e le associazioni degli esuli collocheranno, andando quindi a rappresentare un collegamento diretto con Una Rosa per Norma.
Plaudendo all’iniziativa della Rosa per Norma, la figlia di esuli capodistriani Maria Antonietta Marocchi ha tuttavia auspicato che presto si possa celebrare anche una giornata dedicata ai bambini vittime delle violenze che colpirono gli italiani dell’Adriatico orientale nella fase finale della Seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra, con particolare riferimento ai bambini uccisi nella strage di Vergarolla.
A conclusione dell’incontro è stata deposta una prima rosa simbolica in Piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati, un luogo istituzionale che rappresenta tutti gli italiani.


