Valter Flego, il candidato della DDI alla presidenza della Regione Istriana, ieri l’altro ha condannato le critiche mosse da Damir Kajin, suo avversario alle prossime amministrative (sostenuto dall’SDP), nei confronti di Furio Radin. Kajin, lo ricordiamo, venerdì scorso, nel corso di una conferenza stampa convocata a Pisino, aveva paragonato il deputato al seggio specifico riservato al Sabor alla CNI nonché presidente dell’UI al Duce.
“Paragonare il rappresentante della CNI a Benito Mussolini – ha osservato Flego – è scandaloso e rappresenta un attentato nei confronti dei valori dell’Istria, una terra che ha fatto della convivenza uno stile di vita, a prescindere dalla nazionalità, dall’appartenenza culturale o religiosa”. Flego ha spiegato di essere stato contattato da numerosi appartenenti alla minoranza italiana rimasti turbati dalle parole espresse da Kajin.
“Mi hanno informato – ha aggiunto –, che dell’accaduto sono stati messi al corrente pure il governo italiano, nonché le autorità diplomatiche e consolari italiane in Croazia”. “Siamo consci che la campagna elettorale è in corso e che i candidati che non possono fare affidamento su un programma e su progetti concreti devono ricorrere ad altri sotterfugi per suscitare l’interesse dei mezzi d’informazione. Tuttavia, a prescindere dalla campagna elettorale, istigare tensioni sul fronte dell’appartenenza etnica è sconvolgente”, ha dichiarato Flego, chiedendosi che cosa succederà una volta che avrà incassato anche il sostegno della comunità slovena, albanese, bosgnacca e serba?
(fonte “la Voce del Popolo” 14 gennaio 2013)
Damir Kajin, le cui dichiarazioni offensive nei confronti del deputato italiano Radin hanno suscitato lo sdegno della comunità italiana e dello stesso presidente della Regione Istriana Jakovcic (foto www.metro-portal.hr)