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UPT: la sfida sulla cultura italiana in Istria (Il Piccolo 08 feb)

di MATTEO UNTERWEGER

TRIESTE Entra nel vivo la corsa elettorale per il rinnovo del Consiglio d’amministrazione dell’Università popolare di Trieste. Una sfida dai forti connotati politici finalizzata ad assumere per un quadriennio il controllo dell’ente morale istituito nel 1899 per difendere, sostenere e incrementare la cultura italiana a Trieste e in Istria, a Fiume e in Dalmazia.

Da una parte, la lista targata centrodestra con Silvio Delbello, presidente dell’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata, Maria Luisa Chiriacò, Ferdinando Parlato e Denis Zigante, quest’ultimo segretario politico della Lista per Trieste. Dall’altra, la squadra vicina al centrosinistra con in testa il cardiologo Fulvio Camerini, già senatore della Repubblica con l’Ulivo e garante regionale per la costituzione del Pd: assieme a lui, Renzo Grigolon, Stella Rasman e Livio Dorigo. A parte quest’ultimo, gli altri sono tutti eletti uscenti. Il centrodestra punta al ribaltone, forte anche dell’appoggio del vicepresidente Piero Delbello (indicato nel Cda dalla giunta Tondo) e secondo qualcuno anche di quello del presidente Luciano Lago, mentre il centrosinistra prova a difendere le posizioni conquistate nel 2004.

Come in tutte le campagne elettorali che si rispettino, non mancano i cosiddetti outsider che corrono autonomamente: l’assessore provinciale Denis Visioli, esponente cittadino di spicco di Rifondazione comunista (già nel Cda, indicato all’epoca dalla giunta Illy), il presidente del Collegio del Mondo Unito, Gianfranco Facco Bonetti e Pietro Ercole Ago, rappresentante permanente d’Italia nel Consiglio d’Europa.

Sono decine i corsi (di sloveno, inglese ma anche arabo, per fare alcuni esempi) organizzati in città come in territorio sloveno e croato: in migliaia li frequentano. Sul sito ufficiale si parla di 1.365 iscritti per la sola offerta triestina. La partita è delicata, anche perché l’attività dell’Università popolare si fonda sia su contributi diretti del ministero degli Esteri che su finanziamenti della Regione, non ultimo quello da 165mila euro previsto con un emendamento nell’ultima finanziaria regionale. I candidati si giocano i quattro posti nel Cda riservati ai membri eletti: nove vengono invece indicati da Ministero degli Esteri (due), Regione, Comune, Provincia, Università di Trieste, Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, Ufficio scolastico regionale e Conservatorio Tartini. Rinviate dopo essere state fissate inizialmente a gennaio, le elezioni avranno luogo mercoledì, giovedì e venerdì della prossima settimana, dalle 15.30 alle 19.30 al liceo Dante Alighieri, in via Giustiniano.

«In questa sfida entra anche la politica, inutile nasconderlo – afferma Silvio Delbello -. Noi veniamo dalla parte che oggi governa in regione e a Roma: puntiamo a potenziare l’attività in Italia come in Istria». «Vogliamo rilanciare questa istituzione con idee rivolte ai giovani – sottolinea Denis Zigante – e attraverso il reperimento di finanziamenti anche da privati».

Dal versante opposto, Fulvio Camerini dice: «Dobbiamo presentarci in maniera propositiva e operativa nei confronti della minoranza italiana in Slovenia e Croazia e irrobustire anche l’offerta in Italia. L’Università popolare deve essere in grado di affrontare una situazione che non è più quella degli anni Sessanta e Settanta».

 

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