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Una nuova casa per gli esuli giuliano-dalmati (Giornale di Brescia 10 ott)

Un traguardo storico per il Comitato di Brescia dell'Anvgd (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia). L’organizzazione provinciale degli esuli giuliano-dalmati, dopo oltre quarant’anni ha cambiato casa e si è trasferita, da qualche giorno, nella nuova sede di via Dante 17, in città. Non si tratta di un semplice «trasferimento» di mobili, arredi e documenti. Per oltre quarant’anni, infatti, l’attività – rimasta a lungo «semi-sconosciuta», è il caso dire, visto il lungo oblìo che ha coperto la tragedia delle foibe e dell’esodo degli italiani fuggiti dall’Istria, Fiume e Dalmazia occupata dai comunisti jugoslavi dopo il 1945 – è stata ospitata nei locali della gloriosa ma piccola «Casa del Combattente», in corso Magenta 58. Molte cose sono cambiate nel corso del tempo.

«La decisione del cambio è derivata dall’altissima mole di lavoro e delle attività che il Comitato bresciano viene chiamato a svolgere e a condurre», spiega il presidente del sodalizio Luciano Rubessa, che ricopre anche la carica di presidente regionale dell’ Anvgd.

I nuovi uffici sono stati allestiti all’interno del prestigioso Palazzo Salvadego-Martinengo, antica e aristocratica dimora della nobile famiglia veneziana stabilitasi a Brescia con l’avvento della Serenissima.

La sede occupa due piani dell’edificio, pari a circa 200 mq e si trova in pieno centro città, all’ombra di Palazzo Loggia. «L’ Esecutivo provinciale – continua Rubessa – avrà finalmente uno spazio adeguato se non addirittura vitale per poter lavorare e fronteggiare al meglio i molteplici impegni programmatici e la innumerevole serie di progetti in corso per Brescia e la Lombardia».

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