Una mostra al Vittoriano per non dimenticare l’Esodo giuliano-dalmata

12.07.2025 – La rubrica della posta dei lettori a cura di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera ha pubblicato oggi questa lettera di Italia Giacca, esule istriana e componente dell’Esecutivo nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

***

La lettrice aveva sei anni quando con la madre e la sorella lasciò l’Istria. Una mostra al Vittoriano ricorderà l’esodo per non dimenticare la loro storia. 

Io esule istriana, avevo sei anni, dovetti fuggire

Quando avevo 6 anni con mia madre e mia sorella abbandonai a piedi l’Istria annessa alla Jugoslavia comunista. Era il 1948: mio nonno non se la sentì di lasciare il nostro paesino, Stridone, che, secondo la tradizione, ha dato i natali a San Girolamo, il traduttore della Bibbia in latino; noi raggiungemmo mio padre a Trieste, la cui sorte era ancora in sospeso, ma lì almeno era al sicuro dalle retate dell’OZNA, la polizia segreta di Tito. Lui non era un fascista, ma come tanti istriani amava l’Italia e per questo era “candidato” ad essere infoibato.

A Trieste ho visto le giornate di rivolta del novembre 1953, quando la polizia del Governo Militare Alleato sparò sui manifestanti per l’Italia. Ma ho anche visto il ritorno dell’Italia il 26 ottobre 1954: una giornata di festa che per me e migliaia di esuli aveva però anche l’amara consapevolezza che contestualmente un’altra parte d’Istria veniva ceduta alla Jugoslavia.

Ho conservato assieme a migliaia di altri esuli passati nei Centri Raccolta Profughi la nostra storia e le nostre tradizioni nell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, mentre il silenzio era sceso sulla nostra vicenda fino all’istituzione del Giorno del Ricordo, quando finalmente abbiamo potuto portare la nostra testimonianza nelle scuole e sui giornali, nelle commemorazioni ufficiali e nelle interviste in tv.

Presto verrà inaugurata una mostra che racconterà l’esodo all’interno del Vittoriano, il simbolo dell’unità della Patria. Quella Patria per amore della quale siamo stati perseguitati, costretti all’esilio e a lungo dimenticati.

Italia Giacca
Padova 

Corriere della Sera – 12.07.2025
0 Condivisioni