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Un canale di dialogo per l’asilo a Zara (Voce del Popolo 18 dic)

FIUME – Proseguono con invariata “tensione etica” gli sforzi dell’Unione Italiana volti a tagliare un traguardo importantissimo per il mantenimento della lingua e della cultura italiane a Zara, ovvero per porre in essere le condizioni necessarie alla fondazione di un ente per l’istruzione prescolare in lingua italiana nella città dalmata. Il raggiungimento di quest’obiettivo la cui realizzazione è perseguita da anni attraverso un percorso lungo il quale si sono avuti numerosissimi contatti telefonici, carteggi, riunioni, incontri e discussioni tra le parti coinvolte nell’iniziativa si è arricchito ieri di una nuova tappa. Nel Palazzo municipale di Zara si sono riuniti in un incontro “molto cordiale”, durato circa un’ora e mezza, il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Maurizio Tremul, la direttrice dei Servizi amministrativi dell’UI, Orietta Marot, l’assessore comunale alla Cultura, all’Istruzione prescolare e allo Sport, Radovan Dunatov e la presidente della locale Comunità degli Italiani, Rina Villani.

L’incontro, pur non concludendosi con l’individuazione di una soluzione “compromissoria” tra le proposte di atto di cofondazione stilate fino a qui dalla Città di Zara, rispettivamente dall’Unione Italiana ha rappresentato comunque un passo avanti verso l’attuazione di un’iniziativa sulla cui validità concordano tutti. Nel corso dei colloqui, infatti, è stata confermata l’esistenza di una buona volontà condivisa vertente nella stessa direzione: quella che porta alla chiusura di un procedimento che si protrae oramai da anni.

Nel concreto, ha spiegato al termine dell’incontro Maurizio Tremul è stato confermato che “esiste un canale di dialogo” sul quale bisogna puntare per addivenire alla realizzazione di un “obiettivo importante: la fondazione di un asilo italiano a Zara”. E – ha sottolineato –, “si farà tutto il possibile per arrivarci in tempi possibilmente brevi. La volontà di tutti c’è, seppur con impostazioni diverse. Da un lato c’è un’elasticità che punta a trovare soluzioni di compromesso, dall’altro ci sono le posizioni ferme della Città delle quali prendiamo atto e che rispettiamo”.

Da rilevare che le “posizioni ferme” della Città riguardano i contenuti della proposta di atto costitutivo che stando a quanto si apprende in via ufficiosa ha già avuto il parere favorevole del Ministero competente e che sarebbero pertanto, dal punto di vista della municipalità, “immodificabili”, ma anche l’impossibilità di percorrere la via transitoria che consisterebbe nell’apertura di sezioni italiane presso gli asili già operanti a Zara “perché ciò comporterebbe la necessità di procedere con modifiche statutarie non ipotizzabili”. Di conseguenza, considerata l’importanza della definizione inequivocabile del codice linguistico del processo didattico, del rispetto delle disposizioni normative riferite alle istituzioni prescolari delle minoranze, dei rapporti tra i soci fondatori, ma anche del nome dell’asilo (che potrebbe anche cambiare rispetto all’ipotesi prevista fino a qui) l’UI provvederà a inviare alle competenti istanze governative una proposta fedele alle richieste e le aspettative dei connazionali “seguendo il tutto in modo molto attento onde evitare – hanno evidenziato Tremul e Marot –, il dilazionare dei tempi necessari all’espressione del parere ministeriale e all’attuazione di un’iniziativa per la quale i mezzi sono stati stanziati”. Al contempo – ha concluso Tremul –, si incaricherà lo studio legale di fiducia dell’UI a stilare la proposta di contratto che regoli i rapporti tra Città e UI in modo da poter firmare i due atti in contemporanea. Tutto questo, va sottolineato, in considerazione del fatto che Dunatov si è detto pronto a presentare all’attenzione del Consiglio cittadino la proposta UI a condizione che questa sia corredata dal parere ministeriale favorevole.

Christiana Babić

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