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UdI-sloveni: incontro pacificatore a Capodistria (Il Piccolo 18 apr)

«I fatti di Corgnale? Sono episodi che dispiacciono. Però riesco a capire i sentimenti dei manifestanti sloveni, proprio come capisco quelli delle associazioni degli esuli».

Così Boštjan Žekš ha commentato il caso della commemorazione dell’Unione degli Istriani alla foiba di Golobivnica bloccata da il 28 febbraio scorso da un gruppo di cittadini sloveni in divisa titina. Quel caso tuttavia, ha annunciato il ministro, potrebbe presto rientrare grazie ad un incontro «pacificatore» in programma mercoledì prossimo nell’Università di Capodistria.

«È vero – conferma Massimiliano Lacota -. L’Unione degli Istriani parteciperà al confronto sollecitato dal governo di Lubiana con le associazioni dei combattenti sloveni tra cui l’Iniziativa civile per il litorale. Naturalmente, in quella sede, ci aspettiamo di ricevere delle scuse per quanto avvenuto in febbraio. Scuse peraltro sollecitate anche dal ministro degli Esteri Frattini. Da parte nostra, durante l’incontro, difenderemo ancora una volta il diritto a ricordare i nostri morti in terra slovena e l’assoluta determinazione nel respingere eventuali divieti».

Le prove di dialogo avviate da parte slovena non impediranno comunque all’Unione degli Istriani di tornare nuovamente a Corgnale. «Abbiamo già fissato per il 23 maggio la seconda commemorazione alla foiba di Golobivnica – aggiunge Lacota -. Ci auguriamo, in quell’occasione, di riuscire a realizzare il nostro proposito: portare semplicemente un mazzo di fiori dove, e ne abbiamo le prove, hanno perso la vita tanti nostri connazionali. E con noi verrà anche il sindaco Dipiazza, che ha confermato la volontà di presenziare alla commemorazione».

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