Si è parlato per un’intera giornata di archivi privati e archivi elettronici alla XVII giornata archivistica internazionale che a visto ieri a Trieste, presso il Museo Civico Revoltella, una trentina di professionisti europei impegnati a portare il proprio contributo relazionando sulla situazione archivistica dei singoli paesi di provenienza.
Il convegno, organizzato come ogni anno dall’Istituto internazionale di Scienze archivistiche di Trieste e Maribor in collaborazione con l’Archivio di Stato di Trieste, il Ministero per beni e le attività culturali e l’INCE, è stato appoggiato da numerose istituzioni, ottenendo il patrocinio anche della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia e del Comune di Trieste. Per quest’ultimo ente e per la Federazione degli Esuli giuliano-dalmati, ha parlato ieri il presidente Renzo Codarin, in occasione dei discorsi di apertura: “E’ sempre un piacere partecipare ad una manifestazione che noi, come Federazione, riteniamo particolarmente utile per diverse finalità. Finalmente abbiamo la possibilità di mettere in rete tutti quegli archivi , di diverse nazioni, che conservano le tracce della nostra memoria – ha inizialmente detto il presidennte della Federazione, proseguendo – siamo così di fronte a prove tangibili che possono aiutare a studiare e a tramandare la storia delle nostre genti ai posteri, contribuendo a formare coscienze comuni, informate sul territorio e sugli avvenimenti che l’hanno contraddistinto. Sappiamo quindi di trovarci di fronte ad un patrimonio immenso, corretto, coerente, fatto di vicende da difendere, diffondere e conoscere. Gli atti non sono parole, e come tali rimangono”.
Nell’ambito di tale iniziativa organizzata dalla direttrice degli Archivi di Stato con sede a Trieste Grazia Tatò e da Antonio Monteduro (dell’International Institute for Archival Science of Trieste and Maribor), è stato anche presentato il progetto di un Dizionario di terminologia tecnico-archivistica plurilingue.
Il convegno è seguito alla cerimonia conclusiva della Scuola Archivistica d’Autunno dell’Istituto Internazionale di Scienze Archivistiche di Trieste e Maribor, tenutasi lo scorso 23 ottobre sempre a Trieste. All’incontro, alla quale hanno partecipato il presidente dell’Istituto, dr. Antonio Dentoni Litta (capo dipartimento dei beni archivistici e librari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali), il direttore dell’Istituto, dottor Peter Pavel Klasinc, la direttrice della scuola, dottoressa Grazia Tatò ed altre autorità, si è voluta dare una degna conclusione al ciclo di lezioni tenutesi dal 16 al 23 ottobre, le quali hanno coinvolto un gruppo di 25 persone provenienti da 10 differenti nazioni (Albania, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Italia, Macedonia, Montenegro, Romania, Serbia, Ungheria).
Nell’ambito del corso di formazione post-lauream di scienza archivistica e di gestione dei documenti elettronici, sono state anche affrontate tematiche collegate alla professione e all’etica archivistica, alla normativa europea e internazionale in materia di gestione documentale, alla questione legata all’informatizzazione e alla produzione e conservazione del documento elettronico.
e.m.
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