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Trieste: avanti i lavori del museo a cura dell’IRCI

Sono ormai in fase di completamento i lavori di ristrutturazione dell'edificio che ospiterà a Trieste il "Civico museo della civiltà istriana fiumana e dalmata", promosso dall'IRCI, Istituto regionale per la cultura-istriano-fiumano-dalmata. Lo ha potuto constatare l'assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Roberto Antonaz, che ha visitato oggi il cantiere, accompagnato dal presidente dell'IRCI, Silvio Delbello.
L'edificio storico di via Torino era stato destinato al museo alcuni anni fa dal Comune di Trieste, quando sindaco era l'attuale presidente della Regione Riccardo Illy. Per la ristrutturazione, sono stati finora investiti circa 3 milioni di euro, di cui 1,5 stanziati dall'Amministrazione regionale. Il resto è stato finanziato con risorse messe a disposizione dal Governo, dalla Fondazione CrT e dalla Federazione delle Associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati. L'allestimento del museo sarà curato direttamente dal Comune.
Nell'edificio, composto da piano terra e da tre piani, su una superficie di 2.300 metri quadrati, troverà posto il museo, con il quale ci si propone di valorizzare le peculiarità della civiltà delle terre dell'Adriatico settentrionale e orientale, grazie al patrimonio in campo letterario, storico ed etnografico raccolto in questi anni dall'IRCI.
All'interno dell'edificio, oltre alla sede dell'IRCI, troveranno posto le sale espositive e anche un memoriale della tragedia istriana. "Il museo – ha osservato il presidente Delbello – vuole essere non solo e non tanto una testimonianza del passato, ma anche un punto di incontro fra i giovani, sia i figli degli esuli emigrati nelle varie parti dell'Italia e del mondo, sia i figli dei rimasti in Istria e Dalmazia".
Costituito per legge della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nel 1983, l'IRCI è un'associazione fondata dai Comuni di Trieste e Muggia, dall'Università Popolare di Trieste, dall'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e dall'Associazione delle Comunità Istriane. Hanno aderito successivamente la Provincia e l'Università di Trieste e le altre associazioni degli esuli.
"Mi pare che la struttura – ha commentato l'assessore Antonaz – stia prendendo forma, anticipando uno spazio bello e funzionale, pienamente all'altezza di un museo della civiltà istriana, fiumana e dalmata di cui si sentiva la necessità non più rinviabile". "Una degna collocazione della biblioteca, dell'archivio e del centro di documentazione potrà favorire – ha aggiunto Antonaz – gli studi e la ricostruzione storica dell'esodo, un episodio che si sta sempre di più imponendo, agli occhi degli storici, come una delle tragedie del secolo scorso".
Per completare la ristrutturazione dell'edificio, come ha ricordato il presidente Delbello all'assessore, occorrono ancora 1,5 milioni di euro. Se sarà garantita continuità ai lavori, che erano iniziati nel gennaio del 2006, la sede del museo potrà essere completata entro l'estate del prossimo anno.
"La Regione – ha assicurato l'assessore – farà sicuramente la sua parte affinché il museo si possa aprire il più presto possibile. Confidiamo che anche le altre istituzione e i soggetti privati facciano altrettanto". (aise)

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