10.10.2025 – La stagione di prosa del Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia si è aperta nel segno di Simone Cristicchi, il quale si è cimentato nuovamente con la storia della frontiera adriatica, riportando in scena “Trieste 1954”, lo spettacolo diretto da Paolo Valerio realizzato l’anno scorso per celebrare i 70 anni del ritorno dell’Italia a Trieste per effetto del Memorandum di Londra.

L’attore teatrale, cantautore ed artista romano ha dimostrato con quest’opera, il cui testo scritto assieme a Simona Orlando è stato leggermente ritoccato, il suo amore per Trieste, la città che dapprima lo ha affascinato per il percorso riformatore di Franco Basaglia nell’ambito della salute mentale e poi si è fatto coinvolgere nei meandri della sua tribolata storia contemporanea.
Cristicchi porta sé stesso in scena, parla a cuore aperto con i triestini che ogni sera hanno gremito il teatro Rossetti ed hanno colto ed apprezzato la dedizione che Cristicchi dimostra nel raccontare le vicende di questa città. Ha però pure interpretato Duilio Persichetti, l’archivista che in “Magazzino 18” faceva riemergere dalle masserizie del magazzino del Porto Vecchio quella miriade di storie di esuli istriani, fiumani e dalmati che hanno pagato praticamente da soli il peso della sconfitta italiana nella Seconda guerra mondiale. Persichetti esplora stavolta il tumultuoso dopoguerra giuliano simulando di illustrarlo all’esterrefatta moglie Adele, sbalordita di fronte all’incrociarsi di così tanti eventi di politica internazionale attorno a Trieste nell’arco di pochi anni. Sul palco in realtà lo affianca la cantante Franca Drioli, che si alterna con lui nell’esecuzione di alcuni intermezzi canori, e soprattutto c’è il Maestro Valter Sivilotti con l’Orchestra ed il Coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste.

Nel folto pubblico più di qualcuno si è commosso rivedendo le immagini del ritorno dei soldati italiani a Trieste quel 26 ottobre 1954 e sentendo l’appassionata narrazione di Cristicchi/Persichetti ricostruire aneddoti e situazioni che magari loro stessi hanno visto dipanarsi davanti ai loro occhi da bambini o quand’erano più giovani.
Prima di concludere l’applauditissimo spettacolo, Cristicchi ha interpretato alcune delle canzoni del suo repertorio cui è più affezionato, da “Magazzino 18” alla struggente “Quando sarai piccola”, con cui ha partecipato all’ultimo Festival di Sanremo, passando per “Ti regalerò una rosa”, vincitrice a Sanremo 2007.

Gli applausi del pubblico hanno anche suggellato la consegna da parte del Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Renzo Codarin, salito sul palco assieme al Professor Davide Rossi e al Vicepresidente di FederEsuli Fabio Tognoni, del Premio Giorno del Ricordo «per aver raccontato a tutta l’Italia le foibe, l’esodo giuliano-dalmata e l’undicesimo comandamento: Non dimenticare»
Lorenzo Salimbeni


