“Tota Italia” in mostra, Venezia Giulia compresa

A Roma è stata allestita una bella mostra che riguarda anche la storia e l’arte della Venezia Giulia antica: si trova presso le Scuderie  del Quirinale, si intitola «Tota Italia , le origini di una nazione» e prende ispirazione dalle parole riportate  dalle Res Gestae di  Ottaviano Augusto: “ in mea verba tota Italia sponte sua iuravit”, con cui  attribuiva alla nazione italica la scelta libera e spontanea di combattere al suo fianco nella guerra civile che lo opponeva a Marco Antonio, esprimendo  l’ideale della totalità dell’Italia…

Si tratta di un concetto che nella storia appare espresso come mai prima,  in maniera netta e inequivocabile, rendendo una realtà politica quella che fino ad allora era solo una espressione geografica.

Nella mostra è ovviamente compresa la X Regio “Venetia et Histria, inclusa la Liburnia, come appare chiaramente dalla carta geografica in cui la luce che parte da Roma  si espande man mano che si aggiungono le varie Regioni, fino alla fine del I secolo d.C. In bella evidenza il paragrafo di Plinio in Vecchio, Storia Naturale, III, 38-39: 

“Volscum postea litus et Campaniae, Picentinum inde ac Lucanum Bruttiumque, quo longissime in meridiem ab Alpium paene lunatis iugis in maria excurrit Italia; ab eo Graeciae ora, mox Sallentini, Poeduculi, Apuli, Paeligni, Frentani, Marrucini, Vestini, Sabini, Picentes, Galli, Umbri, Tusci, Veneti, Cari, Iapudes, Histri, Liburni”
(Dopo il litorale dei Volsci e lontanamente attraverso i mari quasi dai gioghi a semiluna delle Alpi Da qua la costa della Magna Grecia, poi i Salentini, i Pediculi, gli Apuli, i Peligni, i Frentani, i Marrucini, i Vestini, i Sabini, i Piceni, i della Campania, il territorio Picentino poi e il Lucano e il Bruzio, verso sud dove l’Italia si stende più Galli, gli Umbri, i Tusci, i Veneti, i Cari, gli Iapudi, gli Istri, i Liburni)

In esposizione una raccolta di opere artistiche incredibili, fra cui il celeberrimo bronzo del pugile in riposo ritrovato dal Lanciani proprio alle pendici del Quirinale. Molto importante anche la tavoletta proveniente da Este in venetico, lingua diffusa anche in Istria, e che ne agevolò la veloce e duratura romanizzazione. Il venetico infatti viene ora comunemente incluso fra le lingue latino-falische, per cui si può affermare che la precoce alleanza coi Romani, in funzione antietrusca, corroborata dal mito di Antenore, abbia costituito solidi sostrati sia linguistici che culturali per gli sviluppi successivi della Serenissima.

Giuliana Eufemia Budicin

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