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Tito avrebbe venduto l’anima… (Il Piccolo 19 nov)

LETTERE

I libri vanno letti, ma soprattutto capiti. In caso contrario darsi alla lettura è estremamente dannoso. Se il signor Aldo Biecar avesse compreso (ogni dizionario lo può illuminare) il significato del sottotitolo (Testimonianza oculare) del mio libro «Berlino 1944-45» e si fosse preso la briga di leggere anzitutto la precisa prefazione, non si sarebbe esposto all’assurdo di certe considerazioni pubblicate il 13 novembre.

Per quanto riguarda infine l’ultimo capoverso della sua lettera («se le truppe italiane non avessero invaso la Jugoslavia, l’Istria sarebbe italiana e le foibe non sarebbero mai esistite»), Aldo Biecar forse non si ricorda di un certo Tito che avrebbe venduto l’anima (già per quello che gli costava…) per avere anche Trieste. Fortuna volle che fosse stato sconfessato in tempo (1948) da Stalin con la risoluzione del Cominform.

Ranieri Ponis

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