17.10.2025 – Martedì 14 ottobre scorso, presso l’aula CP01 del Campus Universitario “Perrone” dell’Università del Piemonte Orientale a Novara, si è tenuta la presentazione del volume “Da caserma a campus universitario. Le vicende della Perrone nella storia d’Italia”, edito dalla Società Storica Novarese in collaborazione con il Dipartimento di Studi per l’economia e l’impresa.

L’incontro ha richiamato un pubblico numeroso e attento, composto non solo da studenti e appassionati di storia locale, ma anche da un gruppo di esuli giuliano-dalmati che, nel secondo dopoguerra, avevano vissuto proprio negli spazi della ex caserma Perrone, allora adibita a centro di accoglienza. La loro presenza ha aggiunto un forte valore umano e testimoniale all’evento, trasformando la presentazione in un momento di memoria condivisa.
Durante l’incontro è stato illustrato il percorso del volume, che racconta le molte “vite” della Caserma Perrone: da struttura militare dell’Ottocento a luogo di accoglienza nel dopoguerra, fino alla sua attuale trasformazione in campus universitario. Un racconto che intreccia la storia della città di Novara con le vicende dell’Italia unita, attraversando il Risorgimento, le due guerre mondiali e il difficile periodo della ricostruzione.

I relatori hanno sottolineato come la Perrone rappresenti molto più di un edificio: è un simbolo di cambiamento, memoria e rinascita. Le sue mura, un tempo teatro di manovre militari, poi rifugio per chi cercava una nuova vita, oggi accolgono studenti e ricercatori, proiettando nel futuro una storia lunga oltre un secolo.
L’evento si è concluso con un sentito ringraziamento agli autori e agli enti promotori, tra i quali il Comitato provinciale di Novara dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e con l’invito rivolto alla cittadinanza a leggere il volume e a partecipare alle visite guidate di sabato 18 ottobre, dedicate alla scoperta della storia e degli spazi del Campus Perrone — un luogo che continua a parlare del passato, ma con lo sguardo rivolto al domani.
Fonte: ANVGD Novara e provincia – 15.10.2025

