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Slovenia, contesi con l’Italia i quadri istriani (eastjournal.net 24 apr)

È di qualche giorno fa la notizia di una richiesta al Governo Italiano che arriva dal ministro degli Esteri sloveno, Karl Erjavec: il parlamentare ha dichiarato di voler riportare in patria alcuni quadri che sarebbero stati trafugati alla Slovenia dagli italiani prima e durante il secondo conflitto mondiale. Così qualche giorno fa a Montecitorio durante una delle consuete interrogazioni parlamentari presentata da esponenti dei maggiori partiti italiani al governo (UdC, Pdl e Pd), alcuni esponenti hanno chiesto risposte dal Governo in merito alla decisione sulla restituzione delle opere contese con la Slovenia.

 

I parlamentari hanno dichiarato infatti che il Governo si esprima quanto prima sulla questione, rifiutando la richiesta slovena anche per fornire rassicurazioni agli esuli italiani in Istria. Per i deputati i quadri non sarebbero stati derubati alla Slovenia ma riportati a Roma tra il 1939 e il 1940 da Capodistria, Pirano e Isola. Si tratta di capolavori di scuola veneziana tra cui spiccano le tele di Vittor e Benedetto Carpaccio, Paolo Veneziano, Alvise Vivarini, Giovan Battista Tiepolo e molti altri, alcuni dei quali conservati attualmente al Museo Sartorio di Trieste; i deputati italiani sostengono che i quadri furono trasportati in Italia per precauzione visto l’imminente pericolo bellico.

 

I parlamentari hanno sottolineato ancora che i tre comuni sloveni coinvolti nella questione Isola, Pirano e Capodistria furono annessi alla Jugoslavia solo nel 1975, quindi quando lo spostamento avvenne non attraversò nessuna frontiera, trattandosi di territorio italiano in ambedue i casi; la Slovenia inoltre è diventata indipendente nel 1991. Sulla questione sono intervenute molte associazioni friulane [sic] tra cui l’Anvgd (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) e la Federazione delle Associazioni degli Esuli italiani in Istria, che hanno giudicato la richiesta di Erjavec piuttosto bizzarra.

 

Ad aprire la polemica è stata l’Unione degli Istriani che qualche mese fa, oltre ad aver richiesto la restituzione dei quadri, ha fatto luce sul rafforzamento del bilinguismo a Trieste. La polemica arriva proprio nei giorni dell’inaugurazione dell’importante mostra d’arte novecentesca “Orizzonti dischiusi” tra Slovenia e Italia che sarà esposta dal 21 aprile al 17 giugno 2012 al Salone degli Incanti di Trieste.

 

(fonte www.eastjournal.net 24 aprile 2012)

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