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Slataper, Svevo, Tomizza e Magris: scrittori ai castelli (Il Piccolo 23 giu)

di ROBERTO CANZIANI

TRIESTE Sarà come sfogliare un’antologia della letteratura triestina. Di ieri e di oggi. E scoprire che i luoghi possono aggiungere senso e suggestioni nuove tanto al teatro che ai racconti. Scipio Slataper, Italo Svevo, Fulvio Tomizza e Claudio Magris sono gli scrittori mesi in gioco da uno dei percorsi del “Castello degli Spettacoli – Teatro nei Teatri 2009”. La manifestazione, promossa dalla Provincia di Trieste, prevede accanto al cartellone musicale, già avviato, anche un cartellone di prosa che avrà per scenografia proprio i castelli che fanno corona a Trieste: Miramare, Duino, Muggia.

Ciascuno di questi edifici, carichi di storia, offrirà i propri spazi all’allestimento di un palcoscenico, per far sì che la letteratura di Slataper e di Magris, e il teatro di Svevo e Tomizza, trovino soluzioni diverse da quelle delle sale in cui siamo abituati a sedere, da spettatori. Ad essere coinvolti, nello spirito di collaborazione auspicato dall’amministrazione provinciale, sono le istituzioni che a Trieste si occupano di produzione teatrale, dallo Stabile FVG alla Contrada, dallo Stabile Sloveno alla Casa dei Teatri.

Si comincia oggi con la riedizione di “Il mio Carso” di Slataper. È l’adattamento teatrale che qualche anno fa ne ha fatto lo Stabile Sloveno, con Primoz Forte convincente protagonista e la regia di Marko Sosic. Già rappresentato a teatro, e poi suggestivamente in una cava dell’altipiano, lo spettacolo “abiterà” stasera lo spazio della Corte del Castello di Duino (ore 21.30, replica anche domani) dove risuonerà il famoso incipit del libro, «Vorrei dirvi: sono nato in Carso, in una casupola col tetto di paglia annerita dalle piove e dal fumo…».

Troveranno invece collocazione nella Corte del Castello di Muggia alcune pagine teatrali di Italo Svevo. “Una commedia inedita” e “Prima del ballo” sono due atti unici, scelti dal regista e attore Maurizio Zacchigna tra la drammaturgia dello scrittore, che pur avendo ininterrottamente amato il teatro (aveva anche scritto recensioni per il quotidiano triestino “L’indipendente”) ne è stato sempre ricambiato con meno entusiasmo. Lo spettacolo inizierà sempre alle 21.30 e le repliche sono previste il 25, 27 e 28 giugno.

Ancora il Castello di Muggia ospiterà le due serate dedicate a Fulvio Tomizza (30 giugno e 1 luglio). Nella sua drammatica ambientazione carsica, “Vera Verk” è il primo lavoro scritto per il teatro dall’autore di “Materada”. Nel 1963, il dramma ebbe un esordio che oggi pare memorabile: la produzione, allora dello Stabile Friuli Venezia Giulia, contava sull’interpretazione di Marisa Fabbri e Paola Borboni, le musiche di Raffaello De Banfield, la regia di Fulvio Tolusso. Lo riscopre adesso l'associazione Amici della Contrada, che per la Casa dei Teatri, lo affida a Elia Dal Maso, regista, mentre protagonista sarà Maria Grazia Plos.

Sarà, infine, il parco del Castello di Miramare a fare sfondo, il 3, 4 e 5 luglio, a due testi di Claudio Magris, messi in evidenza da due particolari interpretazioni: il radiodramma “Le voci”, col suo gioco di ascolti femminili e segreterie telefoniche, riporterà a Trieste Kim Rossi Stuart. Mentre “Il Conde”, storia di un “pescatore di anime morte”, permetterà di conoscere Antonio Calenda nell’insolito ruolo di voce recitante, oltre che in quello abituale di regista.

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