03.07.2025 – Era nato a Fiume nel 1935 quand’era italiana e l’aveva abbandonata nel 1946 quando era sempre più evidente l’annessione a quella Jugoslavia comunista che nel maggio 1945 si era annunciata in città con stragi, deportazioni e violenze. Fulvio Mohoratz ha intrapreso la via dell’esilio assieme alla famiglia e ben presto, fiero delle sue origini, è divenuto un rappresentante di spicco dell’associazionismo dell’esodo. Non solo per l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, di cui è stato a lungo uno dei più autorevoli rappresentanti in Liguria, ma anche per il Libero Comune di Fiume in Esilio, oggi Associazione Fiumani Italiani nel Mondo. Non perse mai il contatto con la sua città natale e finchè possibile partecipò alle celebrazioni di San Vito e ai raduni organizzati a Fiume.
«Mohoratz è stato per decenni uno dei componenti più attivi e rappresentativi del Consiglio nazionale dell’ANVGD – ricorda il Presidente nazionale ANVGD, Renzo Codarin – ed ha saputo rappresentare gli esuli e le loro istanze in una regione come la Liguria in cui non erano inizialmente mancate pregiudiziali di tipo politico. Ricorderò sempre la passione dei suoi interventi e il suo profondo amore per il dialetto fiumano, un elemento fortemente identitario che non perdeva occasione di mettere in mostra durante tutte le nostre riunioni»
Durante il servizio militare Mohoratz fu alpino paracadutista del battaglione Bolzano ed era poi diventato un punto di riferimento anche all’interno della sezione fiumana in esilio dell’Associazione Nazionale Alpini: l’adunata 2026 che si svolgerà a Genova non perderà occasione per ricordarlo durante la consueta Messa per gli istriani. fiumani e dalmati che si svolge tradizionalmente il sabato precedente la sfilata domenicale.

«Mohoratz era il decano di tutti gli esuli giuliano-dalmati in Liguria – sottolinea Valter Lazzari, Presidente del Comitato ANVGD di Savona – Insieme con il funzionario della Regione Traverso fu uno degli estensori della lungimirante legge regionale 29/2004 che istituì il concorso per le scuole dedicato alla storia del confine orientale che aveva come premio un viaggio-studio nelle terre della frontiera adriatica: un’iniziativa davvero importante, la prima del suo genere in Italia e nata praticamente insieme alla legge istitutiva del Giorno del Ricordo»
Era iscritto all’ANVGD di Savona, ove adesso le sue figlie ed i nipoti, ai quali trasmise l’amore per Fiume e le terre adriatiche, portano avanti il suo impegno nell’associazionismo degli esuli giuliani, fiumani e dalmati.
Intervista del quotidiano La Voce del Popolo a Fulvio Mohoratz nel 2019: