Sergio Marchionne bambino con la mamma istriana Maria Zuccon

Che bella fotografia [immagine di apertura] ci ha inviato Carlo Varesco, istriano emigrato negli USA. Varesco è venuto via da Mormorano nel 1950, passando per Trieste, “poi in treno al Centro smistamento profughi di Udine, dove siamo stati destinati al Centro raccolta profughi (Crp) di Laterina, provincia di Arezzo”, come emerge dall’intervista allo scrivente, citata in fondo.

Carlo Varesco è il cugino del celebre manager Sergio Marchionne, pure lui con ascendenze istriane. Si noti, nella fotografia, il maglione di lui. Anche da adulto Marchionne era noto per i suoi maglioni blu. Niente giacche. Sergio Marchionne nacque a Chieti il 17 giugno 1952 e morì a Zurigo il 25 luglio 2018. È stato un dirigente d’azienda italiano naturalizzato canadese. È noto a livello internazionale per aver guidato il profondo rinnovamento della FIAT di Torino. L’emigrazione della famiglia Marchionne in Canada risale al 1966, quando Sergio aveva quattordici anni. Lui era rimasto affezionato sia all’Istria della madre Maria Zuccon, che all’Abruzzo del padre Concezio, maresciallo dei carabinieri.È dal libro pubblicato nel 2022 da Rosanna Turcinovich Giuricin, col titolo Esuli due volte dalle proprie case, dalla propria patria, edito dalla Oltre Edizioni, che si hanno altre notizie. Nata a Carnizza, non lontano da Pola, Maria Zuccon ha avuto la sventura di avere il proprio padre – il nonno del manager Marchionne – e il fratello, uccisi nelle foibe. “La famiglia gestiva un grande emporio nella piazza principale della piccola località” ha riferito la Turcinovich “che forniva anche Castelnuovo ed i villaggi circostanti dove abitavano numerose famiglie dei minatori” delle vicine miniere di Arsia e Albona. La mamma di Sergio Marchionne, quando il noto manager al momento dell’intervista era ancora in vita, ha raccontato alla Turcinovich che:

“Nel 1943, dopo l’8 settembre vennero ad arrestare mio padre. Non era gente del posto, anche se i mandanti, chissà… Mio fratello, che era militare di leva, giunse a casa proprio in quei giorni e andò a cercare notizie di nostro padre. Non fecero ritorno e di loro non si seppe più nulla, mai più… Quanto dolore, che strazio per i parenti. Noi tre donne di famiglia, lasciammo Carnizza e ci rifugiammo nella casa del nonno, in campagna. Furono anni difficili. Dall’emporio venne portato via tutto, sequestrato dal potere popolare. Si fece addirittura un processo sulla pubblica piazza affidato ad un funzionario che non avevamo mai visto prima, mandato dai partigiani jugoslavi…”.

Come ha scritto Diego Zandel su «L’incontro» del 7 marzo 2022: “In ricordo del nonno e dello zio infoibati, anni dopo, a Torino, Sergio Marchionne, a sorpresa si presentò alla inaugurazione di una lapide in memoria delle vittime delle foibe. Prendendo il microfono portò a tutti il saluto della mamma, da Toronto. La famiglia si era trasferita in Canada nel 1966. Il padre Concezio, era carabiniere, e aveva sposato la madre nell’aprile del 1947, per poi fuggire dall’Istria occupata e trasferirsi a Roma e quindi a Chieti dove nacquero Sergio e la sorella Luciana [dove forse è stata scattata la fotografia di copertina].La signora Maria racconta poi come, anni dopo, tornò in Istria, al suo paese dove era rimasto a vivere il fratello che non aveva voluto abbandonare la madre “che mai si sarebbe spostata da quei luoghi”, regalando a Sergio, così, d’allora, indimenticabili estati istriane”.Cenni bibliografici e sitologiaQuella volta che Sergio Marchionne partecipò al Giorno del Ricordo, on line dal mese di marzo 2022 su anvgd.itRosanna Turcinovich, Esuli due volte dalle proprie case, dalla propria patria, Sestri Levante (GE), Otre Edizioni, 2022.Elio Varutti, Carlo Varesco, elettricista istriano dal Campo profughi di Laterina agli USA, 1950-1956, on line dal 2 maggio 2022 su evarutti.wixsite.com

*

Produzione culturale del Gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine, coordinato dal prof. Elio Varutti e con la collaborazione di Claudio Ausilio (ANVGD di Arezzo). Testi e Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: Marco Birin, Claudio Ausilio, Sergio Satti e Livio Sessa (ANVGD di Udine). Fotografie: Collezione Carlo Varesco. Adesioni: il Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine e l’ANVGD di Arezzo.Ricerche presso l’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – I piano, c/o ACLI – 33100 Udine – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/

Fonte: ANVGD Udine – 29/07/2022

Sergio Marchionne a una cerimonia del Giorno del Ricordo insieme al presidente dell’Anvgd Torino, Antonio Vatta
0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.