L’inaugurazione di una importante mostra di reperti storici e la grande opera di Verdi ‘Aida’, nel bicentenario della nascita del grande musicista, sono in programma domani al complesso archeologico romano di Viminacium, un’ottantina di km a sudest di Belgrado, nell’ambito delle celebrazioni per i 1.700 anni trascorsi dall’Editto di Milano, con il quale l’imperatore Costantino il Grande, originario di Naissum, l’odierna Nis (sud della Serbia), pose fine nel 313 d.C. alle persecuzioni contri i cristiani, aprendo la strada alla tolleranza religiosa.
L’esposizione, dal titolo ‘Costantino il Grande e l’Editto di Milano del 313 – La nascita della cristianità nelle province romane sul territorio della Serbia’, sarà inaugurata alla Villa Romana dal presidente serbo Tomislav Nikolic e dal Patriarca ortodosso Irinej, che guidano il comitato organizzatore delle celebrazioni per l’Editto di Milano. In visione, come è stato precisato oggi in una conferenza stampa, saranno in totale 128 pezzi provenienti da dieci Musei serbi e legati storicamente a Costantino e all’avvento del cristianesimo in Serbia. Tra gli altri, un busto in bronzo dell’imperatore rinvenuto nel 1900 a Nis, oltre a preziosi oggetti decorativi, gioielli, ceramiche, oggetti funerari, monete dell’epoca imperiale romana.
L’Aida, con l’Orchestra e il coro del Teatro nazionale di Belgrado sotto la direzione di Ivan Kozhuharov, verrà rappresentata nell’anfiteatro del Teatro romano, ancora in fase di ricostruzione e che al termine dei lavori alla fine di quest’anno potrà ospitare fino a 5 mila spettatori. Per domani se ne attendono 2.200, e fra essi l’Ambasciatore d’Italia a Belgrado, Armando Varricchio. Il tenore Francesco Anile e il baritono Elia Fabbian interpreteranno rispettivamente Radames e Amonasro, il re degli etiopi, padre di Aida.
La rappresentazione dell’Aida, affidata al Teatro nazionale di Belgrado, ha avuto l’appoggio dell’Ambasciata d’Italia in Serbia e dell’Istituto italiano di cultura diretto da Sira Miori, con il sostegno di Banca Intesa.
Intervenendo all’incontro con la stampa, il console italiano a Belgrado Andrea Arnaldo ha sottolineato come l’evento di domani nel sito romano di Viminacium sia una ‘‘ulteriore occasione che testimonia l’ottimo livello delle relazioni bilaterali fra Italia e Serbia in tutti i campi, anche nella prospettiva di integrazione europea della Serbia’’.
Le celebrazioni per i 1.700 anni dall’Editto di Milano, apertesi a Nis il 17 gennaio scorso, si concluderanno il prossimo 8 ottobre a Belgrado. In settembre è previsto fra l’altro l’arrivo in Serbia del cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, che parteciperà a una messa solenne a Nis.
(fonte ANSAMED 17 maggio 2013)
Viminacium, un particolare degli antichi bagni termali (foto www.tripadvisor.co.uk)