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Scritte in tedesco e sloveno (Il Piccolo 30 set)

LETTERE

La lettera di Paolo Comini, mi ha lasciato perplesso. Se la mostra sulla ferrovia Parenzana organizzata al Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio non gli è piaciuta, mi dispiace e non sono d'accordo, comunque rimane una sua legittima opinione personale.

Quello che non ho capito invece è che una delle motivazioni della sua disapprovazione fossero le scritte in lingua slovena. Forse non ha guardato bene, ma nella mostra ci sono anche numerose scritte in tedesco, ed è logico, visto che la ferrovia a scartamento ridotto Trieste-Buie-Parenzo fu inaugurata nel 1902 ai tempi dell'impero Austro- Ungarico. A quel tempo il tedesco e lo sloveno erano lingue parlate correntemente a Trieste, e nel circondario. Solo nel centro cittadino si parlava in dialetto veneto. Non capisco che cosa ci sia tanto da scandalizzarsi.

Gianni Ursini

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