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Schengen, stop dal 28 giugno (Voce del Popolo 15 giu)

FIUME – Controlli alle frontiere come ai vecchi tempi a causa del G8 dell'Aquila: all'avvio della stagione estiva, dal 28 giugno al 15 luglio, l'Italia sospenderà gli accordi di Schengen per garantire la sicurezza del vertice del G8, che si terrà dall'8 al 10 luglio. Si tratta, naturalmente, di una delle tante misure di sicurezza che, come già fatto in passato, il governo sta predisponendo in vista di un appuntamento di questa portata e che vedrà la "prima" di Barack Obama in Italia.

I cittadini europei dello spazio di Schengen, abituati dall'inizio degli Anni Novanta a viaggiare senza controlli alle frontiere all'interno dell'area, viaggeranno verso l'Italia come i cittadini extracomunitari o quelli europei fuori dall'area. Torneranno cioé in vigore i controlli alle frontiere, così come era già accaduto quando l'Italia ospitò il G8 a Genova, nel 2001. Quindi coloro che si mettessero in viaggio verso Trieste per motivi di shopping, dovranno mettere in conto in questo periodo un'attesa più lunga ai valichi di entrata in Italia.

Gli accordi prevedono che un singolo Paese dell'area (di cui fanno parte Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, e tre Paesi extra UE, Islanda, Norvegia, e Svizzera), in occasione di grandi eventi e seguendo una ben precisa procedura, possano sospendere la libera circolazione dei cittadini, ma solo per un periodo limitato di tempo.

Per tre settimane, così, gli ingressi saranno rigidamente controllati, nonostante sia un periodo di massimo afflusso turistico. Anche gli italiani dovranno avere con sé la carta d'identità valida per l'espatrio o il passaporto, secondo la richiesta della destinazione. E lo stesso dovrà fare chi deciderà di visitare l'Italia nel periodo che andra' dal 28 giugno fino alla fine del vertice degli Otto Grandi. I cittadini dell'area di Schengen saranno di nuovo considerati tutti "stranieri" e come tali dovranno attrezzarsi: ai valichi di frontiera, come negli aeroporti e sui treni internazionali, serviranno documenti validi per l'attraversamento della frontiera e visti (quando già previsti).

 

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