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Ripartono gli aliscafi per l’Istria (Il Piccolo 24 feb)

Trieste riavrà anche quest’anno gli aliscafi per l’Istria e saranno uno dei pochissimi servizi passeggeri superstiti del porto. La riattivazione della linea sarà possibile grazie al contributo erogato dalla Regione dopo il via libera concesso dall’Unione europea. L’anno scorso il finanziamento liquidato all’armatore era stato di un milione 381 mila euro. Stavolta, secondo indiscrezioni trapelate, la cifra sarà leggermente inferiore, ma permetterà comunque a Trieste lines, la società fondata da Ustica lines proprietaria dei due aliscafi in servizio su questa rotta, di riattivare la linea.
Il contratto non è stato ancora firmato, ma sembra scontata la prima partenza nella giornata di venerdì 24 aprile. Le destinazioni resteranno le stesse: Pirano, Parenzo e Rovigno. Qualche corsa però verrà tagliata e presumibilmente in primavera e a settembre le partenze saranno ridotte a una, mentre rimarranno due solamente nei mesi più caldi. I biglietti potrebbero subire leggerissimi ritocchi, attorno ai cinquanta centesimi di media. I due aliscafi utilizzati, Cris M. e Fiammetta M., sono autentici bestioni lunghi 31 metri con sette uomini di equipaggio e possono ospitare fino a 210 passeggeri ciascuno. Sono alimentati da due motori da 1.900 cavalli e raggiungono la velocità di 35 nodi oltre a essere dotati di un sofisticato sistema di stabilizzazione elettronica per rendere il viaggio tranquillo e confortevole. L’obiettivo è superare i 10 mila passeggeri abbondanti che hanno viaggiato sugli aliscafi l’anno scorso.
Nel 2008 gli aliscafi hanno ripreso a collegare Trieste con l’Istria dopo un vuoto di due anni susseguente al cessato servizio da parte del monostab Marconi. Le partenze avverranno dal Molo Quarto dov’è stata allestita una Stazione marittima per i traghetti veloci che attende ancora di essere completata con alcuni servizi riservati ai passeggeri, ma che viene utilizzata più che per questo scopo, per ospitare convegni ed eventi. Dovrebbe anche essere, come si legge sopra, uno dei tre nuclei del Centro congressi. Altri traghetti veloci infatti Trieste non ne ha anche se Ustica lines ha sempre allo studio la possibilità di collegare Trieste anche con Venezia e con Cherso.
Per il resto l’unica linea marittima passeggeri è quella che collega Trieste con Durazzo, principale porto dell’Albania, e parte dal Molo Terzo in Porto Vecchio. Se mai verrà recuperata una linea di traghetti passeggeri con la Grecia, quella che creerebbe il maggior indotto per la città, partirà dalla radice del Molo Settimo dove recentemente l’Autorità portuale ha ristrutturato l’ormeggio anche se non l’ha ancora dotato di un’altra Stazione marittima.
Le crociere, dopo l’abbandono di Costa, Msc e Thomson che utilizzavano negli ultimi anni Trieste come home port, non costituiranno più una caratteristica dell’estate triestina. I numeri del 2008 con centomila crocieristi e oltre cinquanta toccate, seppur ancora ben lontani dai principali porti italiani, nei prossimi anni torneranno utopia. Per quest’anno Livio Ungaro, direttore di Trieste terminal passeggeri, prevede una ventina di toccate. «Gli arrivi di maggior prestigio – rileva – saranno quelli della Seabourn che con una propria unità farà ben sette toccate». La Seabourn è la divisione luxury del Gruppo Carnival di Miami. In un unico caso Trieste verrà utilizzata come home port.
A maggio partirà anche la stagione dei megayacht. Sarà da vedere se almeno in questo settore la città saprà confermare il ruolo acquisito negli ultimi anni soprattutto con l’arrivo dell’Ecstasea di Roman Abramovich, dell’Eos di Barry Diller e del Rising sun di Larry Ellison. (s.m.)

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