26.07.2025 – Il 18 giugno scorso, a New York, dopo una lunga malattia, è deceduta Maria Luisa (Marisa) Ciceran, che si era dedicata a diffondere la conoscenza della storia e della cultura dell’ Istria e dei suoi abitanti: italiani, slavi e istrorumeni. Era nata a Fiume, nel 1944, al culmine della Seconda Guerra Mondiale. Appartenenti alla comunità istrorumena, Marisa e i congiunti esodarono a Genova, per essere trasferiti in un campo di raccolta a Brema, in Germania, e da lì s’imbarcarono per gli Stati Uniti, stabilendosi a Brooklyn nel 1951. E a New York la comunità istrorumena serrò le fila insieme agli altri esuli, e un bel numero ritorna ancor oggi a visitare i luoghi d’origine.
Il fatto di essere intellettualmente curiosa sin dalla tenera infanzia e avendo iniziato le scuole italiane, le servì da trampolino di lancio per una multiforme istruzione portata avanti con ottimi risultati. Aveva ottenuto varie lauree, in Economia, Lingue Neolatine e Architettura.
Il suo amore per l’Istria e la sua gente si diffuse in tutto il mondo, diventando una vera passione. Precipuamente dedicò le sue doti a svolgere un lavoro meticoloso al fine di far conoscere la cultura, la lingua, la storia e le tradizioni degli Istrorumeni, grazie a un portale internet onnicomprensivo, IstriaNet, https://www.istrianet.org. Nel 1996, Marisa si era unita a un manipolo d’istriani sparsi per tutto il mondo, tutti entusiasti alla prospettiva di creare un progetto internet per il beneficio di tutti i componenti della Diaspora Istriana. Nel 1998 il progetto venne registrato ufficialmente e la gran mole di lavoro arrivò a vedere redatte più di 12.000 pagine. Dopo Andrea Glavina, Marisa è stata quella che più si è adoperata per far uscire dal cono d’ombra gli Istrorumeni (in dialetto Cici), che hanno avuto personalità di spicco quali il teologo Severino Dianich, ancora attivo a Pisa, dove aveva seguito in esilio il vescovo di Fiume, Ugo Camozzi.
Nell’Ottocento, l’Austria per ingraziarsi la comunità slava, non aveva aperto nelle zone interessate scuole con lingua d’insegnamento istrorumena, e i suoi abitanti furono in gran parte slavizzati. Il governo italiano invece si attivò subito per aprire le scuole nei villaggi della Cicceria, con insegnamento della lingua istrorumena. Con la Jugoslavia alla minoranza venne tolta ogni tutela, mentre molti suoi componenti finirono esuli. Nell’agosto 2016 a Valdarsa (Susgnevizza), si è dato seguito all’accordo della Croazia con la Romania per la riapertura della scuola. Presente alla firma anche Viviana Benussi, quale Vice presidente italiana della Regione Istriana, grande promotrice dei diritti della minoranza istrorumena.
Eufemia Giuliana Budicin

