ANVGD_cover-post-no-img

Ricerca: Italia-Serbia, Cnr si presenta a Belgrado (Ansa 13nov12)

Le prospettive di rafforzamento della collaborazione nel campo della ricerca scientifica e tecnologica tra Italia e Serbia sono state al centro di un convegno organizzato oggi all’Università di Belgrado, nel quale è stata presentata l’attività del rinnovato Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). «Cnr meets Serbia», questo il titolo della conferenza, ha avuto il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado e dell’Associazione di scienziati e studiosi italiani e serbi (Ais3).

 

Aprendo i lavori, l’Ambasciatore italiano Armando Varricchio ha sottolineato l’importanza che la ricerca scientifica e tecnologica può avere in termini di sviluppo e occupazione, sopratutto in un periodo di crisi e depressione come quello attuale. ‘‘L’investimento nella ricerca e nell’innovazione è fondamentale per lo sviluppo e l’avanzamento della società’’, ha detto Varricchio, sottolineando i forti legami fra Italia e Serbia e l’appoggio convinto che il nostro Paese assicura al cammino di Belgrado verso la piena integrazione nella Ue.

 

Virginia Coda Nunziante, capo dell’Ufficio relazioni internazionali del Cnr, ha illustrato l’organizzazione e i campi di attività del Consiglio nazionale delle ricerche, annunciando al tempo stesso la firma di un accordo di collaborazione fra Cnr e Università di Belgrado. L’intesa, ha detto, è in fase di definizione e dovrebbe essere siglata all’inizio del 2013, anno in cui il Cnr celebrerà i 90 anni dalla sua fondazione avvenuta nel 1923. I settori portanti dell’accordo, ha precisato, saranno l’energia, la medicina, l’ambiente, i beni culturali. Quello con l’Università di Belgrado, ha osservato Virginia Coda Nunziante, sarà il 35/mo accordo bilaterale del Cnr, che ha concluso finora intese bilaterali con 34 Paesi.

 

Dopo la riforma del 2004, il Consiglio nazionale delle ricerche conta attualmente 105 Istituti e sette nuovi Dipartimenti scientifici. Con 8.500 dipendenti, 6 mila dei quali ricercatori, il Cnr è finanziato per metà dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca (Miur) e metà da fondi europei, delle Regioni, di Enti pubblici e privati.

 

Al convegno – al quale è intervenuto fra gli altri il rettore dell’Università di Belgrado Vladimir Bumbasirevic – studiosi del Cnr hanno presentato alcuni avanzati progetti in vari settori di ricerca, dall’energia alle alte tecnologie, dalla chimica alla fisica, dall’ambiente all’agroalimentare e al patrimonio culturale. Un forte contributo alla realizzazione dell’evento è venuto dall’Associazione di scienziati e studiosi italiani e serbi (Ais3), presieduta da Ivanka Popovic e fortemente voluta da Paolo Battinelli, addetto scientifico dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado, per promuovere la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra gli studiosi di Italia e Serbia.

 

(fonte www.ansa.it 13 novembre 2012)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.