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Puglia-Istria: firma accordo a Pola (Voce del Popolo 27 apr)

SINJ – Brutta sorpresa per le autorità politiche di Sinj e i loro ospiti-amici provenienti da Montemarciano. Sabato notte qualcuno ha tolto e bruciato una trentina di bandierine italiane poste in centro e all'ingresso in città, assieme ai vessilli croati, proprio in segno di benvenuto della delegazione marchigiana. Una volta effettuato il sopralluogo la polizia ha preso in visione il materiale registrato dalle telecamere di sorveglianza presenti sugli edifici della zona. Il comune della città dell'entroterra dalmata ha provveduto all'acquisto di altre bandierine d'Italia che sono andate a sostituire quella bruciate.

Quanto accaduto, molto probabilmente, è dovuto alla diffusa indignazione presente a Sinj tra le gente nei confronti dei fratelli Ladini, ritenuti responsabili del fallimento dell'azienda "Dalmatinka nova". Comunque, la maggior parte dei cittadini della città dell'entroterra dalmata esprime sdegno per quanto successo perché i "le vicende legate ai fratelli Ladini non possono in alcun modo venir identificate con l'Italia e gli italiani, specie con gli amici di Montemarciano, contraddistintisi sempre per un'accoglienza più che calorosa".

I fatti accaduti a Sinj sono stati duramente condannati dal Ministero degli Esteri che ha porto le proprie scuse all'ambasciatore italiano in Croazia.

 

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