Presentazione a Torino di “Sono scesi i lupi dai monti” di Tarticchio

Piero Tarticchio, nato a Gallesano nel 1936, pittore, scrittore, giornalista esule, presenterà sabato 9 aprile il suo ultimo libro, dal titolo “Sono scesi i lupi dai monti” a Torino, nella sede del Circolo culturale istriani, fiumani e dalmati di via Parenzo. All’evento, che avrà inizio alle ore 17.30, interverrà anche l’autore che sarà introdotto al pubblico da Andor Brakus, vicepresidente del comitato provinciale di Torino dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

L’opera, pubblicata per i tipi della Casa editrice Mursia, viene così presentata dall’editore: “Il lupo è sempre stato considerato creatura del demonio, incarnazione del male e della cattiveria. La sua immagine è associata all’indole dell’uomo il quale, nel corso della storia, ha dato esempio di ferocia e di malvagità oltre ogni limite dell’immaginazione. I massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata hanno segnato un capitolo doloroso della storia italiana del XX secolo. All’interno di questa terribile cornice, Piero Tarticchio racconta in prima persona la sua vita, quella di suo padre infoibato dai partigiani di Tito nel 1945 e di come fu costretto a diventare adulto a 11 anni. In una scrittura, ora romanzesca ora diaristica, i ricordi personali scorrono e si ricompongono intorno al racconto corale del popolo istriano. Uno spaccato di Storia tenuto sottotraccia per 57 anni e qui esposto come un affresco avvincente e coinvolgente nel quale l’autore illustra, con emozione e forza, l’odissea di quanti hanno subito le conseguenze di una tragedia non ancora del tutto condivisa”.

Della sua opera l’autore dice: “Ho scritto questo libro in dedica a mio padre, il quale ogni tanto mi ricordava: ‘Quando Dio ha creato l’uomo gli ha dato due mani, una per dare, l’altra per prendere. Ci sono uomini che preferiscono dare, altri che vogliono solo prendere. Sta a te decidere quale mano vuoi essere’”.

Piero Tarticchio vive e lavora a Milano. Presidente del Centro di cultura giuliano-dalmata, ha diretto il periodico “L’Arena di Pola”, per 42 anni ha operato come creativo nel campo della comunicazione visiva nelle principali agenzie di pubblicità. Pittore e grafico, dal 1959 ha presentato in tutta Europa le sue opere. Ha esposto in gallerie, musei, enti pubblici, istituti di cultura nazionali e internazionali. Le sue opere figurano in musei, circoli culturali, biblioteche, collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Con Mursia ha pubblicato anche altri libri, tra i quali “La capra vicina al cielo” (2015) e “Maria Peschle e il suo giardino di vetro” (2019).

Roberto Palisca
Fonte: La Voce del Popolo – 02/04/2022

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