MEDEA È stata presentata ieri mattina nel corso di un incontro che si è tenuto in municipio a Medea, la cerimonia di inaugurazione dell'Ipogeo realizzato nel compendio del monumento Ara Pacis Mundi. La manifestazione si terrà domenica mattina con la deposizione delle zolle di terra raccolte nelle foibe nelle quali alla fine della seconda guerra mondiale sono stati gettati e lasciati morire molti cittadini italiani.
All'incontro in municipio, presieduto dal sindaco Alberto Bergamin, erano presenti Massimiliano Lacota in veste di presidente dell'Unione degli Istriani Libera provincia dell'Istria in esilio; il generale Riccardo Basile quale presidente della Lega nazionale Trieste e vicepresidente del comitato per i Martiri delle foibe e della Lega nazionale; Lorenzo Rovis presidente della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati; Sergio Tomasi, responsabile del quindicinale informativo «La nuova Voce Giuliana» di Trieste.
È stato il sindaco Alberto Bergamin a illustrare inizialmente i contenuti di questo progetto pensato sei anni fa e che solo ora si sta concretizzando grazie ad Onor Caduti, che lo ha finanziato, ma grazie pure all'impegno delle associazioni degli esuli e all'alto patrocinio della Provincia e della Regione, del presidente del Consiglio, del Ministero della difesa, della Camera dei deputati e del Presidente della Repubblica, che ha mandato il suo messaggio aggiungendo che sarà a Medea in occasione di una sua futura visita nella nostra regione.
Tutti gli ospiti hanno lodato l'iniziativa per l'idealità e il suo alto significato. Un'iniziativa – è stato rimarcato – che va nella direzione giusta in quanto proiettata verso la ricerca della vera pace, della conciliazione e della fratellanza all'interno di una pagina di storia molto triste.
Tornando alla giornata di domenica, questo il programma: alle 10.30 l'alzabandiera; 10.40 arrivo della massima autorità; alle 10.45 deposizione di corone commemorative; 10.50 saluto del sindaco di Medea ed allocuzioni ufficiali; 11.30 messa e preghiera per le vittime delle foibe; alle 12 letture di testimonianza e deposizione delle terre delle foibe nell'Ipogeo. La cerimonia sarà accompagnata dal coro della Comunità Istriane e dal coro dell'Unione degli Italiani, mentre a leggere le loro testimonianze saranno Annamaria Muiesan Gaspari, figlia di un deportato; Elisabetta Mereu Pross ed Elisabetta Fabbri.
