POLA La sala grande della Comunità degli italiani era gremita di pubblico per la presentazione del libro «Le stagioni del dipingere» dedicato ai 60 anni di pittura di Gualtiero Mocenni nato nel 1935 all’ombra dell’Arena ed esule nell’immediato dopoguerra. L’artista che articola la sua esistenza tra Pola e Milano dove ora abita, con ampi excursus creativi in tutto il mondo, è stato introdotto e intervistato dal letterato Daniel Nacinovic. «Gualtiero – ha esordito Nacinovic – è un artista che sa coniugare nel migliore dei modi l’esperienza tecnica e la fantasia artistica». Il libro porta la firma del critico d’arte milanese Alberto Veca. Durante l’intervista si è parlato anche dell’altra forma di espressione dell’artista: la scultura.