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Pola: foto storiche digitalizzate (Voce del Popolo 14feb13)

Voglia di ammirare vecchie immagini ingiallite di chiese e campanili istriani, panoramiche pittoresche e irrecuperabili di cittadelle e città della regione, o magari scorci di vita quotidiana tra calli dei tempi andati, ritratti quasi familiari di persone in costumi locali, oppure tristi inquadrature di Pola, dilaniata dalle bombe, nell’immediato dopoguerra o per esempio scene del movimento che aveva caratterizzato la promozione di manifestazioni culturali di vecchia riconoscibile tradizione? Chi ama spulciare cronache degli anni tramontati potrà soddisfare la passione per il retrò entrando nelle pagine della Società storica istriana, digitando l’indirizzo web www.ipd-ssi.hr e ammirare il risultato di un lavorone compiuto ad opera del Museo archeologico istriano: la digitalizzazione del fondo delle immagini fotografiche storiche, ora inserito nel sito della Società storica istriana. Si può consultare ed esaminare al dettaglio dallo scorso 6 febbraio.

Sfogliando l’archivio, si deduce quanto sia comprensivo di numerose località dell’Istria rurale, che a partire dal XX secolo sono divenute oggetto di indagini storico-archeologiche. Tanti i paesaggi e l’architettura documentata non solo come elementi di edifici sacri. Vedi tra l’altro ripresi i preparativi per lo svolgimento della seconda rassegna del festival del film all’Arena, correva l’anno 1955.

Il progetto della digitalizzazione e divulgazione della collezione fotografica del Museo archeologico istriano di Pola era partito ancora nell’aprile del 2011, quale parte integrante di un’altra progettazione avviata dalla Società storica istriana, ad opera degli studiosi Milan Radošević e Aldo Šuran. L’idea era chiara: raccogliere, digitalizzare e pubblicare tutte le immagini fotografiche che possono appartenere alla storia dell’Istria. In una prima fase si era provveduto all’esame di tutto il fondo fotografico museale, che conta oltre 50 mila immagini, per passare quindi alla selezione e alla digitalizzazione delle inquadrature più significative. Il processo di conversione in foto digitali è stato applicato nel caso di 1.082 immagini documentarie, legate a tematiche storiche che inquadrano il passato di 121 località istriane, luoghi storici o siti archeologici partendo dall’estremo sud della penisola istriana fino a toccare le città della coste occidentali e orientali con l’entroterra dei territori di Pisino e Gimino. Si apprende che parte dell’inventario digitalizzato è già servita da spunto per allestimenti espositivi (mostra sulle chiese e il loro inventario nel territorio di Valle).

Risulta rilevante evidenziare che la maggior parte delle foto non sono mai state viste fuori dal Museo, e il fatto rende l’iniziativa della digitalizzazione e divulgazione quanto mai preziosa e più che utile all’allestimento di future esposizioni. Diritti d’autore riservati esclusivamente al Museo archeologico istriano, mentre l’inventario è tutto al servizio degli studiosi della storia istriana, della storia dell’arte, dell’architettura e a tutti i semplici ammiratori del patrimonio storico-culturale territoriale.

(fonte “la Voce del Popolo” 14 febbraio 2013)

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